Le parole sono importanti

Palombella Rossa un film del 1989 di Nanni Moretti, in cui si conferma grande anticipatore degli avvenimenti politici nel nostro paese, lo scioglimento del Pci, il fenomeno Berlusconi, le dimissioni del Papa. Ascoltate ora queste parole sui giornali e l’uso delle parole

Michele Apicella onorevole del PCI, in seguito ad un incidente stradale, soffre di amnesia. Mentre partecipa con la propria squadra di pallanuoto ad una trasferta in Sicilia, alle terme di Acireale, iniziano ad affiorare i ricordi di militante, di politico e contemporaneamente quelle di lui bambino alle prime armi con quello sport…
Primo film in cui Moretti recita nei panni del politico, che successivamente calzerà nuovamente nel Portaborse e nel CaimanoPalombella rossa è forse l’opera più sperimentale e formalmente ricercata – in cui alterna inserti che rimandano alle sequenze di balletto subacqueo di Esther Williams a gag surreali con gli attori teatrali Alfonso Santagata e Claudio Morganti – dove elabora un linguaggio che restituisce bene la sovrapposizione di piani, lo stato di semiveglia che affligge il protagonista. L’intera pellicola infatti può essere letta come un lungo e interminabile sogno, spesso Michele si addormenta e si sveglia di soprassalto ma, al contempo, è una riflessione sul senso del fare politica, sui dogmatismi e sulle parole d’ordine, sulla constatazione della necessità di rimettersi in discussione.
Sin dal titolo, è piuttosto evidente la valenza simbolica – la palombella nella pallanuoto è una traiettoria arcuata e spiovente della palla, simile al volo della palomba, ovvero della colomba – e l’analogia tra linguaggio sportivo e quello politico: la partita di pallanuoto si trasforma ben presto in un campo di battaglia in cui, in una sorta di transfert il protagonista rivive il proprio autogol, avvenuto la sera prima dell’incidente, nel corso della tribuna elettorale di fronte all’incalzare di giornalisti d’assalto e alle loro incessanti domande sul senso di essere comunisti e sulle future direzioni e finalità del partito. L’amnesia che colpisce il protagonista ha necessariamente a che vedere con la crisi ideologica della sinista e preconizza l’imminente scioglimento del Partito Comunista Italiano, che sarebbe avvenuto due anni dopo, nel 1991.
Ma il film immortala anche un altro momento cruciale per la storia europea: Palombella Rossa usciva nelle sale nel settembre 1989, due mesi prima della caduta del Muro di Berlino, che rappresentava la fine della guerra fredda, il venir meno della contrapposizione tra i due blocchi occidentale e orientale, e tutto quel che ne sarebbe seguito.
Quella di Michele è un’immagine che va in frantumi, ogni tentativo di trovare risposte risolutive e di ricomporne le parti è vano, almeno quanto lo sono gli sforzi da parte della giornalista, che per mostrare la propria serietà professionale, legge ad alta voce alcuni passi del manuale del PCI, gettando il politico nella più cupa disperazione e ira. Un film forse a tratti imperfetto, eppure lucidissimo, necessario, rigoroso

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