Sinistra Italiana sceglie la rete

Il manifesto Massimo Franchi 31.01.2021
Fratoianni: «Amici di Leu, ora serve Equologica»

Congresso di Sinistra Italiana. Partita la due giorni on-line. Nella relazione l’invito a dare gambe alla «rete degli ecologisti e della sinistra». Oggi la chiusura, lunedì le votazioni

Nessun scioglimento ma la proposta di allargare e dare gambe a Equologica, la rete degli ecologisti e della sinistra, partita con l’assemblea del 12 dicembre.

Il secondo congresso di Sinistra italiana – dopo quello fondativo di Rimini del 2017 – è il primo di una forza politica in Italia a distanza, on-line, causa pandemia. Una due giorni in parallelo con le consultazioni di Roberto Fico per risolvere la crisi di governo che si chiuderà anch’essa oggi pomeriggio prima del voto on-line degli iscritti sul documento unitario per l’elezione della nuova (e più ristretta) assemblea nazionale, del segretario e del tesoriere.

Nella sua relazione Nicola Fratoianni ha delineato il futuro di Sinistra Italiana. «Da questo congresso parte il nostro impegno per la “Rete degli Ecologisti e della sinistra”. Serve uscire dalla frammentazione delle esperienze e per far pesare nel dibattito politico del paese la necessità della giustizia ambientale e della giustizia sociale che per noi cardini indissolubili per leggere il mondo che abbiamo davanti e per provare a costruire proposte, linguaggi, strumenti e soggetti in grado di cambiarlo. Ecco perché – continua Fratoianni – in questi mesi, nonostante il lockdown abbiamo lavorato pazientemente alla costruzione di una rete degli ecologisti e della sinistra, delle esperienze civiche e sociali che esistono e resistono ma che, restano drammaticamente frammentati. Una frammentazione insopportabile che contribuisce a rendere ogni volta eccessivamente fragile e scarsamente credibile anche la nostra iniziativa».

Una proposta lanciata «a compagne e compagni che hanno incrociato più volte la nostra strada, ma anche esperienze nuove e diverse, provenienti dal Movimento 5 Stelle o protagoniste di importanti esperienze civiche. Equologica – per Fratoianni – ha rappresentato una grande occasione di confronto e di discussione, non il punto di arrivo di questo percorso ma il suo punto di partenza. Per questo dal congresso diciamo con forza: andiamo avanti. Rendiamo Equologica più larga e più forte, decidendo assieme modalità e forme con cui organizzare il nostro lavoro e la nostra iniziativa, con cui selezionare e costruire le campagne, con cui prendere parola, insieme, nel dibattito politico del paese».

L’analisi politica è invece riservata ai compagni di Liberi e uguali (Leu), un contenitore che non sembra riuscire ad unirsi realmente. «Già prima del governo giallo-verde, di fronte alla concreta possibilità di un immediato ritorno alle urne, la discussione nei gruppi parlamentari di Leu – ha ricordato Fratoianni – fotografa una profonda divergenza sul che fare. Ed è li, che si inceppa prima ancora che su altro il processo di consolidamento di quella esperienza. Per questo, dal congresso ci rivolgiamo con chiarezza e disponibilità alle compagne e ai compagni di Articolo1. Oggi, la questione che ci interessa riguarda ciò che decideremo di fare, o di non fare, da domani».

L’invito è prima di tutto ad Articolo Uno e Roberto Speranza. «Caro Roberto, credo che sia giunto il tempo della chiarezza, e che questa discussione vada fatta fino in fondo. Noi ci siamo, disponibili a discutere senza preclusioni forme e modi di una relazione più avanzata che sia in grado di condividere una prospettiva. L’unica cosa che mi pare improponibile è procrastinare in eterno questa condizione di sospensione che, peraltro, rende più difficile per ciascuno di noi lavorare sul futuro».

Quanto al futuro di Sinistra italiana, Fratoianni precisa: «Non si scioglie e non è, per noi, una bad company da abbandonare al suo destino. Il suo ruolo, come dimostra anche il lavoro dei mesi che abbiamo alle spalle, resta decisivo, anche per la costruzione di una più forte e innovativa soggettività politica, di cui continuiamo a sentire forte il bisogno», conclude Fratoianni.

La proposta di lanciare la «cosa rosso-verde» a sinistra del Pd però non trova sponde in molti degli ospiti. Proprio Roberto Speranza condivide l’analisi «con la pandemia è cambiato tutto, con la fine dell’egemonia neolibertista a sinistra non siamo più controvento, c’è una pietrificata vicenda politica, è evidente che serva qualcosa di nuovo», ma il suo «ottimismo» per la riuscita coinvolge direttamente «anche il Pd» e un «processo non breve», senza mai citare Equologica.

Chiusura totale invece dal segretario dei Verdi italiani Angelo Bonelli che esplicita: «Non siamo interessati a costruire una forza di sinistra, ma una proposta ecologista che, come in Europa, sia civica, che parli ai sindaci». Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione sostiene che «non è tempo di fare polemiche e di ascoltare», ma critica «l’appoggio a Sala a Milano».

Oggi toccherà agli interventi dell’ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda, dell’ex ministro Lorenzo Fioramonti, di Massimiliano Smeriglio e dell’Arci.

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