Uniti sulle armi, divisi su tutto il resto

Romano Prodi Il Messaggero 22 maggio 2022
Sanzioni alla Russia – Gli interessi che dividono il fronte occidentale

 

Anche se nessuno è in grado di prevedere quando e come finirà la guerra di Ucraina, è già comune opinione che, dal punto di vista militare, si tratti di una sconfitta russa, dovuta non solo all’imprevidenza dell’operazione ma, soprattutto, alla straordinaria unità del mondo occidentale.

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Neanche gli Ufo aiutano a capire una guerra in cui perdono quasi tutti

Luciana Castellina il Manifesto 21 maggio 2022
Un mondo impazzito ma non è colpa degli Ufo
Draghi vanta di avere suggerito a Biden una linea per porre fine al conflitto e insieme dà un entusiastico consenso all’ingresso delle neutrali Svezia e Finlandia, nella Nato temuto da Putin

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La novità parla francese, si chiama Melenchon

Le legislative in Francia

Fausto Bertinotti il Riformista 20 Maggio 2022

 

Mélanchon in testa nei sondaggi, bentornata sinistra!

Se si potesse scherzare su vicende gravi, importanti e persino drammatiche, si potrebbe scrivere “oggi in Francia, domani in Italia”. Le prossime elezioni legislative in Francia portano il segno della novità politica della discontinuità con i decenni trascorsi.

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Il gran momento turco, con armi Usa, Russe e italiane

Alberto Negri Il manifesto 19 maggio 2022

 

Turchia e Italia al gran bazar delle armi

 

Ankara membro atlantico bombarda ogni giorno nel silenzio generale Rojava, Pkk e Yezidi e alza il prezzo su Svezia e Finlandia nella Nato: no appoggio ai curdi e ai combattenti di Ocalan

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Vince la geopolitica sull’apparenza della democrazia e dei diritti umani

Marco Bascetta il manifesto 18 maggio 2022

 

Torna la logica dei blocchi e dei ricatti
La guerra, o anche la semplice minaccia di guerra, “giusta” o ingiusta che sia, comporta sempre una riduzione della democrazia e un ridimensionamento della vita civile. Questa estraneità della geopolitica alle ragioni della democrazia deve essere messa nel conto se non si vogliono falsare i risultati del calcolo

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Le lingue biforcute delle potenze declinanti del mondo

Marco Revelli il manifesto 15 maggio 2022
La lingua biforcuta della guerra
Siamo all’ambiguità delle proposte. A chi è rivolto il “cessate il fuoco” di Austin: a Putin o anche a Zelensky? Intanto il conflitto cambia natura, ma anche l’Italia invia armi pesanti

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C. Galli: Per cosa si combatte in Ucraina, il Parlamento potrebbe chiederselo

di Carlo Galli Repubblica 13 maggio 2022

 

Per cosa si combatte in Ucraina
Russia, Usa ed Europa: il dibattito sulle ragioni del conflitto

What are we fighting for?, per che cosa stiamo combattendo?, era un opuscolo americano, al tempo della Seconda guerra mondiale. Ma viene da chiederselo anche oggi: è tipico infatti della guerra che gli eventi eludano le intenzioni, che sfuggano al controllo, costringendo a sempre nuovi interrogativi. leggi tutto