Draghi e Biden, sorrisi e parole, la guerra procede

Alberto Negri il manifesto 12 maggio 2022
Draghi al bivio e l’escalation di guerra
Il premier italiano – che riferirà in Parlamento il 19 maggio per un question time (senza repliche) – vuole figurare come il miglior alleato possibile di Biden e allo stesso tempo tenere a bada una maggioranza di governo dove in molti sono contrari all’invio di altre armi

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L’AmeriKano mandato da Macron e Sholtz

 Piero Sansonetti il Rifornista 11 maggio 2022

 

LA DISCRETA PROPOSTA DI DRAGHI A BIDEN: SOLDI E ARMI IN CAMBIO DI DIPLOMAZIA

 

L’incontro del Premier con il Presidente americano. Cosa si son detti? Per ora solo indiscrezioni. Quel che è certo è che il discorso di lunedì di Macron non è stato una iniziativa improvvisata

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Draghi, il più europeo degli atlantisti e il più atlantista degli europei

Stefano Feltri su Domani 11 maggio 2022
Draghi da Biden per dimostrarsi il piu’ americano degli europei

La Germania è troppo impegnata a fare i conti con le sue connivenze passate con la Russia per esercitare una leadership nella crisi ucraina, la Francia è zavorrata dalle scadenze elettorali (prima le presidenziali, ora le legislative) e dall’ambizione del presidente Emmanuel Macron di essere il grande mediatore, l’interlocutore di Vladimir Putin con cui parla spesso. La Spagna non è pervenuta, la Gran Bretagna è fuori dall’Unione e impegnata a cercarsi un ruolo. leggi tutto

La guerra in Ucraina e il post globalizzazione, leggendo Sachs

Francesco Raparelli il Riformista 11 maggio 2022 

 

Che cosa c’è davvero in palio nel conflitto in Ucraina 

Neoliberismo tra Stati amici: il perfido sogno dei bellicisti
Come ha lasciato intendere Sachs, l’insistenza americana nel prolungare la guerra è mirata a creare nuovi equilibri globali destinati a smantellare il diritto del lavoro europeo e aumentare le diseguaglianze

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Tutti i perchè, tv e giornali non creano consenso a questa guerra

Guido Rampoldi su Domani 10 maggio
La guerra del consenso: perché i media allineati questa volta non bastano al governo
Per la prima volta nella storia repubblicana un governo alle prese con una grave crisi internazionale non sembra in grado di imporre nel dibattito pubblico una narrazione che corrisponda alle proprie scelte e le giustifichi, come di solito avveniva in passato quando l’Italia affrontava temperie analoghe. Non è un insuccesso di poco conto, e rilevanti sono in prospettiva le possibili conseguenze.

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TWEET: Uno straordinario Influencer

Ho spesso ignorato gli editoriali di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, ma ho letto che sarebbe un consigliere ascoltatissimo di Mario Draghi, addirittura sul tema delle nomine delle grandi aziende di Stato. Per cui, con sforzo, ho letto oggi l’articolo sul Corriere della Sera, sulle “Libertà ci rendono forti”, e di cui metto il link perché si possa provare l’emozione di leggerlo. leggi tutto

Prodi: Come fu per l’Euro, in Europa si può aggirare la regola dell’unanimità

Romano Prodi su Il Messaggero del 8 maggio 2022

 

Abbandonare l’unanimità per fare ripartire l’Europa
Impasse sul voto – Questa Europa indebolita dal sistema dell’unanimità

 

L’Unione Europea ha reagito in modo rapido e unitario nell’aiutare l’Ucraina a resistere contro l’invasione russa. L’emergenza è stata affrontata con successo soprattutto in conseguenza dell’operato della Nato, delle sue strutture organizzative e del ruolo che gli Stati Uniti svolgono nell’Alleanza atlantica.

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E’ il tempo di un’iniziativa di Francia, Germania e Italia

Umberto Vattani Avvenire lunedì 9 maggio 2022

 

Ora un’iniziativa diplomatica di Francia, Germania e Italia

 

Caro direttore,
l’analisi sviluppata ieri dal direttore politico del Ministero degli Esteri, ambasciatore Pasquale Ferrara, sul “Mattino” conferma la continua, paziente e ostinata ricerca da parte italiana di una soluzione diplomatica al conflitto originato dall’aggressione russa all’Ucraina.

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