TWEET: Avviso per Letta, l’astensione che ci attende…

Ormai da decenni, in Italia, funziona che vince le elezioni chi porta al voto il proprio elettorato approfittando della delusione sollevata dalla schieramento avverso. Perché la crisi e l’inconsistenza della politica e dei politici ha fatto dell’astensionismo un fenomeno cronico. La nascita e la crisi del M5S pur scomponendo gli schieramenti, ha confermato per se stesso questa regola.

Ogni schieramento prova a motivare il proprio elettorato demonizzando quello avverso, la sinistra con Berlusconi ha vissuto di rendita un ventennio, ma spesso la demonizzazione può essere a sua volta motivazione al voto per l’elettorato dell’altro schieramento.

A destra abbiamo assistito a un fenomeno parallelo, perché, a un certo punto, all’esaurimento di Berlusconi leader, l’elettorato di centro destra si è riversato prima su Salvini e, presto sgonfiato questo, dopo diversi calci di rigore finiti in tribuna, su Giorgia Meloni. Con percentuali elettorali e velocità nei tempi, sorprendenti;  dimostrando ormai che questo elettorato è perfettamente omogeneo dal punto di vista dell’intercambiabilità delle leadership tra le 3 forze che lo compongono.

L’avviso è per Enrico Letta, autentica delusione di questa primavera, in cui ha esaurito tutte le batterie ricaricate a Parigi negli anni passati. Dovrebbe preoccuparsi di più di motivare il proprio elettorato, o forse quello del proprio schieramento, perché, come noto, con il 21% non si governa. E’ concentrato sulla demolizione del già demolito ambasciatore Salvini, che non porta un voto in più al Pd, e che alla Meloni questo aiutino non serve, perché quei voti se li sta acquisendo da sola.

La fallimentare gestione della narrazione sulla guerra in Ucraina sta esaurendo quel credito di credibilità acquisito nella pandemia. Cosi come per l’Europa, cioè la vera sconfitta di questa guerra. L’aria che tira, vede tutta a sinistra l’ondata del prossimo astensionismo.

Ma la politica ci insegna che tutto può cambiare, se c’è qualcuno che vuole e sa cambiare.

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