Senza campo largo rivedere subito il Rosatellum

Romano Prodi Metropolis 04 luglio 2022
Prodi a Metropolis:
“La scissione del M5S rimescola tutto. Il campo largo non c’è più, va ridisegnato”

 

L’intervento dell’ex premier: “Ora c’è un campo senza recinti che va ridefinito di nuovo”. E sull’incontro tra Draghi e Conte aggiunge: “Un accordo si trova”


“È iniziato un processo con la scissione Di Maio-Conte che non si ferma qui. Bisogna approfittare di queste settimane estive per discutere di programmi e punti perché si sta rimescolando tutto. Non c’è più il campo largo, c’è un campo senza recinti che va ridisegnato di nuovo, questa è la differenza con 10 giorni fa”.

Romano Prodi a Metropolis su Repubblica.it analizza il momento politico, le alleanze, le fibrillazioni dopo la scissione nel M5S avviata da Luigi Di Maio lo scorso 21 giugno. Ripercorre la sua stagione del campo largo e traccia le linee per alleanze future: “L’Ulivo è nato dopo un anno di discussioni, oggi vanno presi 10-15 argomenti e dibattuti. Ma non si parli di Csm, alla gente non interessa. Ascoltiamo di cosa parlano le persone a tavola”, dice in collegamento.

“Incontro Draghi-Conte? Accordo si trova”
“È il momento di togliere i personalismi dal centro della politica italiana e visto che siamo in una situazione drammatica, secondo me un accordo si trova”, dice Prodi sull’incontro tra Giuseppe Conte e Mario Draghi, in programma oggi ma poi rinviato a mercoledì. Un colloquio necessario, un chiarimento dopo i dissidi dei giorni scorsi nati dalle rivelazioni del sociologo Domenico De Masi, secondo cui Beppe Grillo gli avrebbe rivelato le pressioni del premier per chiedere al fondatore del Movimento la rimozione del leader dalla presidenza del partito. Ma sarà anche un’occasione per Conte in cui presenterà da Draghi un dossier di richieste, che vanno dal termovalorizzatore di Roma ai negoziati per la pace in Ucraina.

“Anche un proporzionale con preferenze meglio del Rosatellum”
Per Prodi, quindi, un “accordo si troverà” ma intanto il “campo largo non esiste più”. “Io sono l’ultimo dei Mohicani sul maggioritario” ma “tutto è meglio del Rosatellum, anche un proporzionale con preferenze che almeno da un minimo di potere all’elettore se questo è il massimo che si può ottenere…”, conclude l’ex premier intervenendo a Metropolis.

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