Schlein Pizzarotti Cottarelli Carofiglio Furlan Andreatta i super Like di Letta

Maria Teresa Meli Corriere della Sera 28 luglio 2022

 

Il Pd vuole sparigliare: da Schlein a Pizzarotti a Cottarelli, candidati fuori dal perimetro per le elezioni

 

Candidati fuori dal perimetro anche per attrarre elettori giovani. I nomi anche di Carofiglio, Riccardi, Furlan, Andreatta
C’è un mondo che sfugge alla rete (social) del Pd: sta su Twitter ma non segue la politica quotidiana, appare su Instagram, ma non sta appresso alle evoluzioni di Chiara Ferragni.

 

È un mondo che va dai 20 ai 35 anni e che Enrico Letta monitora e vuole conquistare. Il segretario del Partito democratico al momento non ha ancora capito come coinvolgere quella fetta di potenziali elettori, ma è ben conscio del fatto che quei «like» potrebbero essere tramutati in voti al centrosinistra.

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Il leader dem, oltre alle previsioni a bocce ferme che vengono fatte quotidianamente per il Pd, e che danno il 57 per cento alla Camera al centrodestra e il 58 al Senato, prova a immaginare gli scenari che verranno. Per questo motivo pensa a nuove candidature che escano dal perimetro obbligato del listone che si accinge a fare con Roberto Speranza e compagni, e che potrebbero attirare quell’elettorato under 35.

C’è un nome su tutti che emerge. Ed è quello di Elly Schlein, la vice di Stefano Bonaccini. Certo, non è nuovissima ma sui giovani ha una grande presa; per questa ragione Letta ha chiesto al governatore dell’Emilia-Romagna se possa immaginare una sua candidatura nelle liste del Pd. Peraltro Schlein ha dalla sua il fatto di piacere anche all’elettorato di Articolo 1. C’è un altro nome a cui Letta non vuole rinunciare: quello dell’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ma sarà Luigi Di Maio a candidarlo, come da accordi presi ieri.

Per il resto, sul tavolo del segretario ci sono tanti nomi e tante candidature. C’è Carlo Cottarelli: Letta lo vorrebbe in squadra ma l’economista preferisce non scendere in campo adesso. Poi c’è l’amico di sempre: Filippo Andreatta, figlio di quel Beniamino che il segretario considera il suo maestro. Altri nomi, dicono i dem, verranno suggeriti da Prodi. Ma intanto ci sono quelli a cui Letta pensa già perché li ha coinvolti nella Agorà democratiche. Si parla di Gianrico Carofiglio: nel Pd dicono che aspiri a un ruolo da ministro e che preferirebbe evitare l’agone elettorale, ma l’ex magistrato-scrittore in realtà non è tipo che rifugge dal confronto e quindi se Letta insistesse potrebbe accettare di scendere in campo.

C’è poi Annamaria Furlan, ex segretaria della Cisl, che ha già dato la sua disponibilità. Chi invece ha già fatto sapere che non sarà della partita è Andrea Riccardi, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Ex ministro per l’Integrazione, Riccardi preferisce soprassedere, ma ha dato a Letta un nome: quello di Mario Marazziti. Nella lista delle possibili candidature esterne del Partito democratico c’è l’ex eurodeputata verde Monica Frassoni, molto nota e apprezzata nel mondo ambientalista. Ma la ricerca di Letta non finisce qui. Ci sono i giovani (nella politica si intendono per tali tutti quelli sotto i 40 anni), che Letta vuole assolutamente candidare: due nomi per tutti, il segretario de Pd napoletano Marco Sarracino e Silvia Roggiani, la coordinatrice dei 100mila volontari per la campagna elettorale.

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