Elezione diretta del premier, è l’offerta di Renzi alla Meloni

Maria Teresa Meli Corriere della Sera 27 ottobre 2022
Renzi apre a Meloni. Guerra aperta con il Pd: «Criticare la premier sulle donne è masochismo»
Il leader di Italia Viva apre al governo sul presidenzialismo. E attacca frontalmente il Pd: «Se su Rai e Copasir presentiamo i nostri candidati, vediamo che succede»

 

Vestito scuro, camicia bianca, cravatta rossa, Matteo Renzi entra in aula per ascoltare Giorgia Meloni.

Ne era uscito platealmente prima, appena aveva attaccato a parlare l’ex pm Roberto Scarpinato ora senatore del M5S. Quando è il suo turno il leader di Italia viva premette subito che il Terzo polo non voterà la fiducia. Ma non lascia cadere i segnali lanciati dalla premier il giorno prima: «Lei ha fatto un’apertura sulle riforme istituzionali. Se la maggioranza vorrà davvero sfidarci, ad esempio sull’elezione diretta del presidente del Consiglio, noi ci saremo. Un no a prescindere è sbagliato».

Una posizione, questa, ben diversa non solo da quella di Conte ma anche di Letta, che l’altro ieri ha chiuso sul presidenzialismo.

Già, perché, come ribadisce Renzi nel suo intervento, «ci sono due opposizioni e questo è un problema». Un problema che si è evidenziato ieri durante la dichiarazione di voto del leader di Italia viva. Che dopo aver promesso a Meloni «un’opposizione a viso aperto» si è scagliato contro i dem: «Lo dico agli amici del Pd. Vogliamo attaccare la premier sulla rappresentanza femminile? Questo non è ridicolo, è masochismo». Quindi, rivolto a Meloni: «Dica la verità, si è messa d’accordo con loro?». E ancora: «Come si fa ad attaccare il governo perché ha inserito la parola “merito” nel ministero dell’Istruzione? Lo dico a Simona Malpezzi, che quando collaborava con me era la prima pasdaran del fatto che bisognasse inserire il merito nella “buona scuola”».
Renzi ha ancora in serbo un’altra frecciata per gli ex compagni di partito: «Come si fa ad attaccare la sovranità alimentare? L’ha inventata Slow Food, vogliamo regalare anche Carlin Petrini alla destra?».

Un senatore dem si innervosisce e gli urla contro, ma il leader di Iv ne ha anche per lui: «Capisca l’educazione, non dico la politica. Vi vedo reagire solo a me e non a lei, come in campagna elettorale, e complimenti per i risultati».

Insomma, con i dem è guerra aperta. E le prime avvisaglie si erano avute nel pomeriggio, quando l’ex premier aveva annunciato: «Se non si troverà un accordo con il Pd potremmo presentare due candidati nostri per il Copasir e la Vigilanza Rai e poi vediamo che succede…».

Ma Renzi nel suo intervento ha una stoccata anche per la premier, che segue il suo intervento sorridendo, mentre qualcuno dai banchi del centrodestra lo applaude: «Meloni che dice di trarre l’energia dal gas è la stessa Meloni che quando stava all’opposizione mi attaccava per la lobby del gas?».

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