Fiorenza Sarzanini Corriere della Sera 31 ottobre 2022
La linea dura di Piantedosi contro i rave
Il piano del ministro dell’Interno: sequestro e confisca dei mezzi utilizzati, degli strumenti e delle apparecchiature, e contestazioni specifiche per vietare questo tipo di raduni. E sullo sgombero la strategia è opposta a quella di Lamorgese
Confisca dei mezzi utilizzati per il rave, sequestro di tutti gli strumenti e le apparecchiature musicali, contestazione di una norma specifica che vieta questo tipo di raduni: è il pacchetto di nuove misure che il ministro dell’interno Matteo Piantedosi porterà lunedì in Consiglio dei ministri.
Il Viminale sceglie dunque la linea dura. Dopo aver ordinato lo sgombero immediato dell’area in provincia di Modena occupata per la festa di Halloween da migliaia di giovani, si passa dunque alla fase legislativa con un provvedimento che potrebbe essere varato entro una settimana. Sarà il Consiglio dei ministri a decidere se procedere per decreto e quindi con norme subito operative.
In occasione del rave party organizzato in provincia di Viterbo che nell’agosto del 2021 aveva richiamato migliaia di giovani, il Viminale decise di non intervenire.
Nella sua informativa alla Camera la ministra Luciana Lamorgese spiegò che «per il raduno che si è tenuto tra il 13 e il 19 agosto, l’azione di forza era controindicata perché lo sgombero dell’area con il ricorso a idranti e lacrimogeni avrebbe creato rischi per ordine pubblico e salute», quindi visto l’alto numero di persone e la presenza di bimbi è stata ritenuta opportuna un’attività dissuasiva».
Una linea totalmente opposta ha scelto invece Piantedosi con la richiesta al prefetto di disporre lo sgombero immediato dell’area e il pacchetto di misure da approvare subito.