I Giornaloni e l’etichetta dei pacifisti, “vogliono la resa”

il Fatto Quotidiano 6 novembre 2022

 

Censori, corteo stroncato in partenza: “di fronte a uno stupro, vogliono un matrimonio forzato”

 


La stampa mette l’elmetto: “Pace ambigua”

Ancor prima di vedere il corteo di Roma, i principali giornali avevano già stroncato la manifestazione. Ecco come. I ‘4 l pacifista collettivo andrà in piazza armato delle migliori intenzioni e farà questo mosso dalla volontà birichina di affermare tra le righe che: primo, la colpa dell’assenza i negoziati no è della Russia ma prima di tutto dell’Occidente, che ormai sappiamo essere terribilmente guerra-fondaio al punto di non voler non solo combattere ma anche vincere questa guerra”. (…) “Come ha ripetuto bene su queste pagine il professor Vittorio Emanuele Parisi, `L’idea che si debba fermare la guerra fermando l’Ucraina è come dire che di fronte a uno\ stupro serva un matrimonio forzato'”. C. Cerasa, Il Foglio

 

I tifosi della pace-come-resa

dell’Ucraina che avevano negato la responsabilità russa degli eccidi di Bucha e Mariupol non si sono mai scusati. Oggi, probabilmente, saranno in piazza con la bandiera arcobaleno” (…) “Invito i partecipanti – soprattutto i tanti che spinti da nobili intenzioni riempiranno strade e piazze – a chiedersi quanto siano diventati strumenti di una parola così pura ma usata, oggi, sul ring di leader perdenti e in crisi di identità politica che provano a raschiare un magro consenso, scendendo in piazza con le bandiere arcobaleno”.

E Mannocchi, La Stampa

 


“L’invocazione di un cessate il fuoco e la condanna degli aiuti militari implicano la prospettiva concreta che in quel caso Vladimir

Putin possa tenersi il pezzo di territorio ucraino che ha giàbombardato e poi invaso; e che continua a martoriare. Quanto alla tendenza a farsi scudo delle parole di un leader religioso e morale come papa Francescó per accreditare il proprio pacifismo, rischia di confondere piani e ruoli molto diversi”. (…) “E in questo impasto di buona fede, affiato per la pace, calcoli elettorali e strumentali, che la manifestazione mostra limiti oggettivi di chiarezza: al di là della folla che sarà presente. La spregiudica-tezza dei grillini di proporsi come protagonisti dell’iniziativa, dopo avere votato più volte dal governo a favore degli aiuti militari, ne è la conferma”.

Franco, Corriere della Sera


“Domani avrà luogo una specie di festival dell’ossimoro accompagnato dall’orchestra delle migliori intenzioni, anche una fiera del sacrosanto. Chi può essere contrario alla pace? Chi può ascoltare senza timore le ricorrenti minacce sulle armi nucleari. Sarebbe stupido appuntare l’etichetta di Putiniani’ a una massa di ragazzi e ragazze che sfileranno con le bandiere arcobaleno e che costituiscono forse il risultato più sano di quello che abbiamo insegnato ai nostri figli in settant’un anni di pace europea: il ripudio della violenza. Ma sarebbe ragionevole superare almeno nellaloro generazione quello strabismo che nel 1968 spinse molti dei loro padri e nonni ascendere in piazza per ilVietnam e non per Praga. E che ancora imprigiona parte della sinistra italiana dentro uno schema da guerra fredda, con un solo imperialismo da contrastare, quello Usa. Putin avrà ‘esagerato, d’accordo, ma gli americani che l’hanno stuzzicato, allora?”

G. Buccini, Corriere della Sera

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.