L’inizio dell’era D (opo) C (ristiano Ronaldo).

Antonio Dipollina La Repubblica 7 dicembre 2022
L’acqua in vino e l’inizio dell’era D.C.
Il vero urlo collettivo, strozzato, di raccapriccio della giornata arriva al 90’ più recupero di Marocco-Spagna. Si va ai supplementari, significa un’altra lancinante mezz’ora di quella cosa che le squadre hanno giocato in precedenza e che rappresenta una delle massime offese di sempre al gioco del calcio.


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E a quel punto i principali colpevoli, gli spagnoli, vengono puniti come meritano. Non ci si è mai messi d’accordo sull’ipotesi biscotto col Giappone, ma nel caso adesso si sa che fine si può fare, coi biscotti.
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Sui siti sportivi spagnoli si evidenziano dati statistici palesando disperazione e indignazione assoluta. Del tipo: “Dodici anni senza superare gli ottavi!”. Se sapessero…
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Spiace evidenziarlo, ma alla trenta/quarantesima prova provata non si può continuare a fare finta di niente: e comunque per i social e in ogni angolo del web impazza da ieri il tweet di Matteo Salvini che dichiara profonda ammirazione per Luis Enrique e chiude con “Stasera tifo Spagna”. Peraltro, la gara era di pomeriggio.
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Dopo ieri sera vale la pena ricordare la curiosa coincidenza degli ultimi tre Mondiali disputati: li ha sempre vinti la squadra che, nel campionato Europeo precedente, ha espresso il capocannoniere. All’ultimo Europeo il capocannoniere è stato Cristiano Ronaldo.
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Portogallo-Svizzera era per noi una partita ad alto valore simbolico: gli elvetici, con qualche complicità interna, ci hanno in pratica sbattuto fuori dal Qatar. Il Portogallo lo avrebbe fatto, con estrema probabilità, se avessimo superato la Macedonia. In tutto questo dovrebbe esserci qualche motivo di consolazione ma ne venisse in mente uno.
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Alberto Rimedio se l’era preparata a lungo, poi è successo e quindi il telecronista numero uno ha potuto chiudere trionfalmente Portogallo-Svizzera annunciando che in Portogallo è ufficialmente iniziata l’era calcistica D.C. Ovvero, “dopo Cristiano”. Tra questa e la celebre acqua in vino di Adani, tra un po’ il Vaticano protesterà ufficialmente
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Giusto, Lele Adani, altrimenti non è Mondiale. Detto che certi poderosi e articolati attacchi a lui rivolti e dettati da pura stupidità non fanno altro che rafforzarlo, ieri ha chiuso il collegamento da studio su Raiuno prima della gara accarezzando voluttuosamente per lunghi secondi il pallone ufficiale del torneo. *** Per certe sue dichiarazioni sulla buriana che in questi giorni attraversa il calcio italiano, il neo-ministro dello sport Abodi si ritrova con molte critiche sui social, parecchio insistite e insomma se continua così si potrà cominciare a parlare di Abodi-shaming

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