Fabrizio Goria La Stampa 17 dicembre 2022
Bce, il governo alza ancora i toni. Crosetto: “Lagarde aiuta la Russia”
L’opposizione insorge sul Mes, balzo dello spread. Tajani: «Alzare i tassi non è positivo»
Continuano gli attacchi verso la Banca centrale europea da parte del governo italiano. A rincarare la dose è ancora Guido Crosetto, ministro della Difesa, che accusa Francoforte di aiutare la Russia in forma indiretta. Dopo i tweet al vetriolo di ieri, in una intervista a Reuters ha rilanciato: «Stiamo creando una situazione, dal punto di vista economico e sociale, che è la miglior alleata della Russia in questo momento. Ecco perché è ancora più assurdo quello che Lagarde ha fatto». Non solo. Per Crosetto Lagarde «deve giustificare politicamente tutto questo ai suoi cittadini europei», aggiungendo che «il panorama economico per l’Europa è peggiore ora che durante la pandemia».
Parole destinate a lasciare il segno e amplificare il solco tracciato da Roma e l’Ue. «Sono l’unico che non lo votò quando lo votò tutto il Parlamento, mi rifiuto di rispondere sul tema», aggiunge Crosetto. Lo scontro è aperto su più fronti. Dalle scelte sui tassi d’interesse al Meccanismo europeo di stabilità. E non è solo Crosetto a gettare benzina su un fuoco già fin troppo ardente. Il titolare degli Esteri, Antonio Tajani, ieri ha usato parole ben poco diplomatiche per commentare le ultime decisioni di Christine Lagarde: «Secondo me, ferma restando l’indipendenza della Bce, non è positivo per l’Ue e per l’economia reale italiana alzare i tassi di interesse. È giusto che lo faccia la Fed, ma in Europa non ha senso, visto che l’inflazione è legata all’aumento del costo dell’energia».
L’altro versante aperto è quello della ratifica della riforma del fondo Salva-Stati, il Mes. L’Italia, dopo il nulla osta della Corte costituzionale tedesca, è rimasta la sola a non procedere. il Terzo polo va in pressing, mentre la maggioranza conferma le proprie perplessità. «Abbiamo depositato un progetto di legge per la ratifica del trattato del Mes – ha annunciato il capogruppo alla Camera di Azione-Italia Viva, Matteo Richetti – Ne chiederemo la calendarizzazione urgente. Adesso vediamo chi lavora per l’Italia e chi rema contro».
Mossa che arriva dopo che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e quello delle Infrastrutture Matteo Salvini hanno chiamato in causa Camera e Senato: «Il Parlamento si esprimerà ancora – ha detto Giorgetti – e faremo quello che dobbiamo fare». Dichiarazione che il Pd ha bollato come un tentativo di «buttare la palla in tribuna» dice il vicecapogruppo alla Camera, Piero De Luca.