Marina de Ghantuz Cubbe La Repubblica 31 dicembre 2022
Un attacco di Australiana salva Rocca dalla prima figuraccia elettorale
La conferenza stampa rinviata
Fratelli d’Italia e gli alleati fanno quadrato attorno a Francesco Rocca dopo ore di fibrillazioni e polemiche interne per lo scarso interesse finora dimostrato. A salvarli in corner è stata un’influenza. Già, perché ieri il candidato, a causa di uno strascico di australiana, non è andato alla conferenza stampa organizzata da Risorgimento e Noi Moderati per presentare la lista. Tutto annullato.
Sarebbe stata la prima occasione pubblica a cui Rocca partecipava, organizzata non dai principali partiti della coalizione ma da quelli minori. Quanto meno inconsueto. La cancellazione dell’appuntamento di ieri ha insospettito più d’uno tanto che, influenza o meno, si è iniziato a parlare di opportunità politica. Lo spettro di un Michetti bis, ovvero di un civico che nonostante sia dato per favorito non ce la fa, è sempre dietro l’angolo.
Ecco che allora FdI è corsa ai ripari: insieme a Lega e Forza Italia terrà la conferenza stampa di presentazione del candidato il 3 gennaio al Residence Ripetta. Un mese e qualche giorno prima del voto, finalmente inizia la campagna elettorale. E «il volto del candidato nei manifesti ci sarà » , assicura il coordinatore regionale di FdI Paolo Trancassini dopo il caso sollevato da Repubblica per cui, per ora, la città è tappezzata di manifesti con il solo volto della premier Meloni, senza alcun accenno a Rocca. Dem e pentastellati intanto se le suonano: per il quartier generale del Nazareno «Conte vuole solo lucrare voti al Pd, non ci aspettavamo che una professionista come Donatella Bianchi si prestasse » .
Un atteggiamento « arrogante – ribatte il M5s – che porta a considerare il Movimento 5 Stelle come una succursale che dovrebbe accettare decisioni a scatola chiusa » . Nel frattempo il consigliere regionale Marco Cacciatore, nel M5s fino al 2020 e poi in Europa Verde, è passato nella lista promossa dal Coordinamento 2050 che corre on i 5S abbandonando la coalizione che sostiene Alessio D’Amato.