Sandra Riccio La Stampa 2 gennaio 2023
Dalle case alle lavatrici, dalle bollette alle carte alimentari: l’anno del bonus
Dalle ristrutturazioni, all’acquisto dei mobili, fino alle bollette e agli alimentari per chi è bisognoso ma anche ecobonus e bonus verde. Sono tanti gli incentivi di cui poter usufruire nel nuovo anno.
Alcuni di questi esistevano già e sono stati confermati dalla legge di Bilancio del governo Meloni. Altri sono stati introdotti ex-novo mentre alcuni di quelli già esistenti sono stati “depotenziati” e sono diventati meno generosi. Si tratta di misure di cui potranno beneficiare molte famiglie nel corso del 2023 e in particolar modo quelle con i redditi più bassi. Ci sono però anche interventi che sono indirizzati specificamente ai giovani e che hanno l’obiettivo di aiutarli a comprare la prima casa. È il caso del bonus casa under 36 che permetterà ai giovani di risparmiare diverse migliaia di euro sull’operazione di acquisto.
In primo piano c’è sicuramente il Superbonus per l’efficientamento energetico degli edifici che è stato ridotto dal 110% al 90%. Se ne è parlato molto e tante sono le famiglie che sono rimaste escluse dal primo round di finanziamenti. Altri sconti al contrario sono diventati più generosi come nel caso del bonus per l’acquisto dei mobili che ha visto salire il tetto da 5mila a 8mila euro (per poter beneficiare di questa iniziativa occorre però un intervento importante sull’edificio a cui sono destinati i mobili). In ogni caso, occorre conoscere bene i termini di ogni singolo incentivo così come le modalità di detrazione in modo da poter fare bene i conti. Il bonus mobili, per esempio, prevede detrazioni Irpef del 50% ma in dieci rate annuali.
Centrale, visti i rincari degli ultimi mesi, sarà il bonus bollette. Si tratta di uno strumento che consentirà alle famiglie di ottenere fatture per la luce e per il gas più leggere e in modo automatico. Nel nuovo anno, la fascia dei beneficiari è stata ampliata, con il livello Isee necessario per usufruirne che, per il 2023, sale a 15.000 euro (dai precedenti 12.000, con una soglia a 20.000 euro per le famiglie numerose). Bisogna però sapere che per accedere a questa iniziativa occorre un Isee aggiornato.
L’attenzione sarà poi sulla nuova “Carta risparmio casa” che permetterà l’acquisito di beni alimentari di prima necessità per le persone con un Isee non superiore a 15 mila euro. Gli occhi saranno puntati anche sul nuovo “Reddito alimentare” che partirà nel 2023 in via sperimentale. Le modalità e i criteri di assegnazione di questi due benefici devono essere ancora definiti e saranno fissati dai ministeri competenti nei prossimi mesi
Il Superbonus cambia pelle e senza Cilas scende al 90%
ra i bonus a cui guarderanno molte famiglie nel 2023 c’è il Superbonus al 110% che però non sarà più generoso come prima. Introdotto nel maggio del 2020 per favorire l’efficientamento energetico degli edifici e per rilanciare l’economia del Paese, nel corso del tempo ha visto una ventina di modifiche. Dal nuovo anno muta ancora e l’aliquota non sarà più al 110% ma scenderà al 90%. Invariati restano invece i requisiti dei lavori che danno diritto alla maxi-detrazione come, per esempio, l’isolamento termico dell’immobile. La modifica dell’aliquota è stata fortemente voluta dal governo Meloni. C’è da sapere però che la porta rimane ancora aperta per il 110% ma solo per quei condomìni e per quegli edifici con un proprietario unico che hanno approvato la delibera per i lavori in assemblea entro il 18 novembre scorso e che hanno presentato la Cilas in Comune entro il 31 dicembre: potranno mantenere il maxi-beneficio al 110% anche nel 2023.
Partono la card «casa» e il reddito «alimentare»
Uno dei nuovi bonus è la cosiddetta “Carta risparmio casa”. Si tratta di un fondo da 500 milioni di euro istituito per il 2023 per sostenere l’acquisito di beni alimentari di prima necessità per le persone con un Isee non superiore a 15 mila euro. Non è tuttavia ancora definito come saranno effettivamente regolati questi bonus. Le modalità di utilizzo dovrebbero essere definite dal ministero dell’Agricoltura entro i prossimi 60 giorni. In partenza anche, in via sperimentale, il “Reddito alimentare”. Si tratta di una delle misure sostitutive del Reddito di Cittadinanza previste dal Parlamento, con un fondo di 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024. La misura consiste in pacchi alimentari che saranno destinati direttamente alle famiglie che ne hanno bisogno. Anche in questo caso, le modalità e i criteri saranno definite dal ministero del Lavoro entro 60 giorni.
Agevolazioni sulle prime case ma soltanto per gli under 36
Con la nuova legge di Bilancio sono state prorogate molte delle misure di aiuto ai giovani che acquistano la prima casa e che erano previste dal decreto Aiuti Bis del 2021. In particolare, per i giovani under 36 con Isee fino a 40.000 euro è stato prorogato il bonus prima casa. Si tratta dell’esenzione dalle imposte sulla compravendita (imposta ipotecaria, catastale e di registro), del credito d’imposta pari all’Iva in caso di acquisto da costruttore, dell’esenzione dall’imposta sostitutiva sul mutuo e del diritto all’onorario notarile scontato. «Di fatto questa misura consente l’acquisto della prima casa senza pagare imposte di alcun tipo», spiega Guido Bertolino, responsabile business development di MutuiSupermarket. È stata inoltre prorogata fino al 31 marzo 2023 la garanzia Consap pari all’80% del capitale nel caso di mutui prima casa che vadano a finanziare più dell’80% del prezzo di acquisto della casa e non oltre il 100%.
Anche 8mila euro per i mobili e gli elettrodomestici green
Lo sconto del 50% sull’acquisto di mobili è sicuramente una delle misure più ambite dalle famiglie. Nel 2023 questo beneficio diventerà più ricco: la Manovra ha prorogato la misura già esistente che è stata sensibilmente modificata e il tetto è stato innalzato da 5.000 a 8.000 euro.
Nel dettaglio, il bonus riguarda l’acquisto di mobili (sono compresi anche i grandi elettrodomestici green) ma solo se la spesa viene effettuato nell’ambito di abitazioni soggette a interventi di ristrutturazione. In questo caso sarà possibile chiedere una detrazione Irpef del 50% in dieci rate annuali, fino a 8mila euro. Il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è cambiato più volte: nel 2022 era a 10.000 euro e sarebbe sceso a 5.000 euro nel 2023 e nel 2024. Con la legge di Bilancio 2023 questo livello è stato portato a 8.000 euro nel 2023 ma tornerà a 5.000 nel 2024.
Aiuti su base Isee, sconti in bolletta fino a 15mila euro
Il tema energia è sicuramente centrale in questa particolare fase e la legge di Bilancio ha assegnato ampio spazio a questo tema confermando anche per il primo trimestre del 2023 il potenziamento dei bonus sociali sulle bollette di elettricità e gas. Si tratta di uno strumento che consente alle famiglie ammesse a questa misura di ottenere bollette più leggere. La fascia dei beneficiari ammessi a questi bonus è stata ampliata, con il livello Isee necessario per usufruirne che, per il 2023, sale a 15.000 euro (dai precedenti 12.000, con una soglia a 20.000 euro per le famiglie numerose). I bonus avranno un ammontare diverso tra le diverse fasce di Isee e questi valori saranno definiti da Arera nel mese di gennaio. In ogni caso i bonus per l’energia sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un Isee valido nel corso del 2023 ed entro la soglia indicata.