Le giravolte di D’Amato a tempo scaduto

Marina de Ghantuz Cubbe La Repubblica 5 gennaio 2023
Regionali Lazio, D’Amato apre al ticket con Donatella Bianchi: “Potrebbe fare la vice”.
Ira di Calenda: “Basta giochini”. Il candidato dem alla rivale cinquestelle: “Se si volesse arrivare a un accordo anche in extremis sarebbe cosa gradita”

 

“Se si volesse arrivare a un accordo anche in extremis, se Bianchi volesse fare un ticket, sarebbe cosa gradita”. Il candidato dem Alessio D’Amato ai microfoni di La7 apre alla possibilità di correre insieme con l’aspirante presidente del M5s Donatella Bianchi. Durante la breve intervista, infatti, è stato chiesto a D’Amato di rispondere all’appello lanciato sulle pagine del Manifesto: dalle 2500 persone che l’hanno sottoscritto, tra cui il premio Nobel Giorgio Parisi, Luciana Castellina, Fabrizio Barca, arriva la richiesta al Pd e al M5s di unirsi per non consegnare la Regione Lazio al centrodestra alle prossime elezioni del 12 e 13 febbraio.

“Se si vuole raccogliere l’appello, il ticket potrebbe essere un elemento di novità e ripeto le porte da parte mia le porte sono sempre aperte”, aggiunge l’assessore alla Sanità. Che guardando i numeri del sondaggio realizzato da Izi per Repubblica commenta ancora: “Sarebbe il caso che lei facesse la vice”. Secondo la rilevazione infatti D’Amato è al secondo posto con il 34,8% mentre Bianchi al terzo con il 18,3%. Il candidato di centrodestra Francesco Rocca vincerebbe con il 42,6%.

Unire le forze sarebbe l’unico modo per battere l’ex presidente della Croce Rossa “ma desidero ricordare che nel 2018 vincemmo avendo come competitor sia il centrodestra che il M5s – aggiunge l’assessore Pd – per cui io auspico che si possa arrivare a un accordo ma il matrimonio si fa in due e se dall’altra parte non c’è la volontà noi comunque corriamo e io corro per vincere”.

Calenda contro l’eventuale ticket: “Basta giochini”
Dura la reazione del leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, che appoggia D’Amato ma che, da sempre, non vuol sentir parlare di alleanze con il M5s. “Faccelo sapere rapidamente Alessio D’Amato, in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S. Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi”. Altrimenti, minaccia Calenda, il Terzo Polo è pronto a staccarsi dalla coalizione e correre da solo.

I tempi per stringere un’alleanza Centrosinistra-M5s
In teoria i tempi per un’alleanza in extremis tra dem e pentastellati ci sarebbero: i partiti devono presentare le liste elettorali entro il 13 febbraio. La realtà però è che i giochi stanno per chiudersi: domani la direzione del Pd Lazio si riunisce per dare il via libero ai nomi dei candidati consiglieri mentre il M5s voterà online le autocandidature e poi chiuderà il listone. Le divergenze tra i due partiti (ma anche tra le forze che compongono ciascuna coalizione), sono tali per cui le possibilità concrete che il “matrimonio” venga celebrato sono scarsissime se non nulle.

Intanto però, la mossa di D’Amato, punta a scuotere le coscienze degli elettori di centrosinistra delusi per le divisioni interne nella speranza che alla fine votino per lui che, quantomeno, si è reso disponibile a correre insieme alla rivale.

 

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