Il sondaggio: Rocca 45,1 D’Amato 36 Bianchi 15,3

Valerio Valeri RomaToday 14 gennaio 2023
Elezioni regionali, il sondaggio: la spaccatura condanna Pd e M5S, insieme volerebbero al 50%
Il sondaggio BiDiMedia a un mese dal voto certifica l'”harakiri” dei due partiti. La coalizione di centrodestra arriva a sfiorare il 46%. FdI doppia il Pd

Tra un mese si vota. Il 12 e 13 febbraio i cittadini del Lazio saranno chiamati a scegliere chi prenderà il posto di Nicola Zingaretti, governatore dal 2018 al 2022. Il mandato dell’ex segretario del Partito democratico si è concluso in anticipo, a causa della sua decisione di candidarsi alle politiche del 25 settembre e alla conseguente elezione nella nuova Camera dei Deputati. In base all’ultimo sondaggio BiDiMedia per RomaToday, in testa c’è sempre Francesco Rocca, il candidato del centrodestra, che ringrazia la spaccatura tra Pd e M5S: insieme, infatti, otterrebbero il 50% delle preferenze.

Le coalizioni ai nastri di partenza alle elezioni regionali del Lazio

Ai nastri di partenza delle elezioni regionali di febbraio si presentano tre coalizioni principali: quella di centrodestra composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia supportate da Alternativa Popolare, Udc, Rinascimento di Vittorio Sgarbi e Noi con l’Italia di Maurizio Lupi con l’ex presidente di CRI Francesco Rocca candidato. Quella di centrosinistra che porta l’assessore regionale alla sanità uscente Alessio D’Amato ed è composta da Pd, Azione/Italia Viva, +Europa, Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista, Demos e Socialisti. Poi il Movimento Cinque Stelle insieme al Coordinamento 2050 di Stefano Fassina, al quale ha aderito anche Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni: candidata è Donatella Bianchi, giornalista Rai.

Alessio D’Amato il candidato più conosciuto

Tra il 9 e l’11 gennaio RomaToday, in collaborazione con BiDiMedia, ha sondato tra i suoi lettori la conoscenza e la fiducia riposta nei tre candidati e le intenzioni di voto rispetto ai partiti in gara. Innanzitutto, va detto che tra tutti coloro che hanno risposto, il 70% ha affermato di conoscere Alessio D’Amato, il 48% Donatella Bianchi e il 46% Francesco Rocca. Indubbiamente il candidato del Pd vanta la grande esposizione mediatica avuta durante tutto il periodo della pandemia, quando ha gestito prima l’emergenza sanitaria e poi la campagna vaccinale anti-Covid 19. Nel caso di Bianchi, gioca l’essere conduttrice di “Linea Blu”, da quasi trent’anni in onda su Rai 1.

Rocca ispira fiducia, D’Amato meno (ma lo voterebbero anche gli elettori di Bianchi)

Il 47% di chi ha risposto di conoscere Francesco Rocca, sostiene anche di riporre fiducia (il 22% molta, il 25% abbastanza) nell’ex presidente della Croce Rossa Italiana e internazionale, ma c’è da dire che il 44% ha risposto poca (20%) o per nulla (24%). Rocca si prende anche la fiducia da parte di un interessante 10% di elettori di Donatella Bianchi. Leggermente più bassa la fiducia in D’Amato (43%), con risposte negative (per nulla o poca fiducia) che superano il 50%. Tra chi si è dichiarato elettore di Donatella Bianchi, ben il 21% si sentirebbe sicuro con l’assessore regionale al governo del Lazio, a conferma del fatto che una candidatura unica, resa impossibile dalla spaccatura tra Giuseppe Conte ed Enrico Letta a livello nazionale, avrebbe raccolto più larghi consensi.

L’ex CRI vola oltre il 45%

Le intenzioni di voto (come si può vedere dalla grafica sopra) per quanto riguarda i singoli candidati presidente premiano senza dubbio Francesco Rocca, che ottiene il 45,1% tra coloro che hanno partecipato al sondaggio. Alessio D’Amato segue, fermo al 36% mentre Donatella Bianchi al 15,3% è terza. Citiamo anche Rosa Rinaldi, candidata di Unione Popolare (1,5%) e Sonia Pecorilli del Partito Comunista Italiano con lo 0,5%. Qualora Pd e M5S avessero proseguito l’esperienza di governo del Lazio dell’ultimo anno e mezzo, con un ticket tra i due attuali candidati, le speranze sarebbero state diverse.

D’Amato e Bianchi insieme al 50%

Se si vanno ad analizzare le intenzioni di voto per i partiti, il quadro è ancora più chiaro e dettagliato: la coalizione guidata da Alessio D’Amato e quella guidata da Donatella Bianchi arrivano al 50,3%, lasciando la coalizione di centrodestra che fa riferimento a Francesco Rocca al 45,9%. Certamente non si può pensare che, in caso di alleanza, tutti coloro che oggi voterebbero la candidata del M5S, andrebbero alle urne mettendo la croce sul nome di un candidato o una candidata sostenuta anche dal Pd. Ma di sicuro l’unione aiuterebbe i progressisti, che a febbraio saranno divisi.

FdI doppia il Pd: 35,3% a 17,5%

Un dato che difficilmente cambierebbe è quello relativo al voto per le singole formazioni politiche: male il Pd, che per i partecipanti al sondaggio BiDiMedia sarebbe sotto al 18%, praticamente doppiato da Fratelli d’Italia al 35,3%. In ogni caso, a differenza dell’ultimo sondaggio settimanale nazionale diffuso da La7, quello di Enrico Letta sarebbe il secondo partito nel Lazio, con il M5S fermo al 13%. Indubbiamente molto buono, qualora venisse confermato dalle urne il sondaggio di oggi, il risultato del Terzo Polo composto dai calendiani di Azione e dai renziani di Italia Viva: l’8,7% permetterebbe l’ingresso alla Pisana di due se non tre consiglieri. Nel centrodestra molto male Lega e Forza Italia, rispettivamente al 4,1 e 3,8%.
Gli elettori nelle singole province

Interessante anche il dato nelle singole province. A Roma città D’Amato è in testa rispetto a Rocca e Bianchi. In provincia Rocca tocca il 50% che sfonda in maniera sistematica in tutte le altre province. Di seguito tutti i dati nelle singole province.

Gli elettori di Pd e M5S avrebbero preferito un candidato unico

A conferma del probabile errore politico commesso da Pd e M5S nel proseguire divisi verso il voto del 12 e 13 febbraio, c’è la risposta che è stata data dai partecipanti al sondaggio alla domanda “Lei avrebbe votato un candidato unico tra Azione/Italia Viva, Centro-Sinistra e M5S per avere più possibilità di vittoria?”. Tra tutti gli elettori, il 43% ha risposto “sicuramente sì” e il 26% “probabilmente sì”. Le due risposte insieme arrivano a sfiorare il 50% tra gli elettori di Donatella Bianchi e sono poco sotto l’80% tra quelli di Alessio D’Amato. E’ chiaro, dunque, che un candidato unico di un grande polo progressista avrebbe avuto moltissime possibilità di vincere la sfida contro Francesco Rocca. Di certo sarebbe stato un problema tenere a bordo Italia Viva e Azione: il 60% degli elettori di Renzi e Calenda è soddisfatto della coalizione senza M5S.

Raggi non sposta: 8 grillini su 10 votano M5S anche senza l’ex Sindaca

Sembra, infine, sempre meno forte l’ascendente – a livello locale – dell’ex sindaca Virginia Raggi sull’elettorato Cinquestelle. La non candidatura dell’attuale consigliera d’opposizione in assemblea capitolina, dovuta alla ferrea regola del vincolo del doppio mandato, non sposta di molto le intenzioni dei grillini: l’85% di loro, elettori nel 2022 del M5S, voteranno comunque il partito di Giuseppe Conte.

 

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