Call my agent l’altra faccia delle grandi star

Antonio Dipollina La Repubblica 21 gennaio 2023
Call my agent l’altra faccia delle grandi star
In origine, una serie francese di quelle che vanno per il mondo e fanno invidia: Dix pour cent in originale, arrivata su Netflix con il titolo inglese Call my agent.

Le peripezie, irresistibili, dentro un’agenzia che gestisce le star dello spettacolo, ovvero le diatribe tra agenti medesimi e quelle tra loro e gli artisti. Che sono quelli autentici, a recitare sé stessi nello spassoso copione. E ora la versione di casa nostra —Call my agent-Italia — appena sbarcata con parecchie attese su Sky.

Come dice uno dei protagonisti, Maurizio Lastrico, l’agente Gabriele che però se deve annunciare qualcosa non è a suo agio, la missione è quella di “rispettare la serie originale senza imitarla”. In realtà, per contratto, le trame sono quelle e del resto non sicapisce perché farne a meno: ma lì scatta il gioco a divertirsi per scoprire come è riuscita la cosa da noi.

E il divertimento c’è, senza alcun dubbio: esserci, in questa serie, è diventato motivo di orgoglio, prestigio e riconoscimento altrui: prima puntata, Paola Cortellesi, nella seconda c’è un Paolo Sorrentino da mandare a memoria in ogni parola, gesto, atteggiamento — e sorvoliamo sul fatto che chiunque vorrebbe vedere la serie-fake con Ivana Spagna nei panni della Papessa.

Arriveranno anche Pierfrancesco Favino, Corrado Guzzanti, Matilda De Angelis, Stefano Accorsi in accanita autoironia: si vorrebbe rimarcare a dovere l’intreccio che nasce dalle interazioni tra i veri protagonisti, gli agenti (appunto Lastrico, Michele Di Mauro, Sara Drago, Marzia Ubaldi) in un insieme che sa di gioco alla Boris e, ebbene sì, di Emily in Paris, però su piazza del Popolo. Ma è chiaro che il gruppone all-star chiama l’attenzione generale.

La vera differenza coi francesi non è nella scrittura ma è nei Paesi: in Francia un plot destinato agli addetti ai lavori sembra universale, da noi un po’ meno. Ma il lavoro, diretto da Luca Ribuoli, prodotto da Palomar e Sky, fa la sua figura, eccome.

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