Benzinai, revocato il secondo giorno di sciopero

Rosaria Amato La Repubblica 26 gennaio 2023
Benzinai, revocato il secondo giorno di sciopero
Un presidio di protesta dei benzinai a GenovaUn presidio di protesta dei benzinai a Genova (ansa)
Le tre associazioni dei gestori, Faib, Fegica e Figisc, erano state ricevute dal capo dell’uffiicio legislativo del ministero delle Imprese

 

Lo sciopero dei benzinai si ferma ad oggi, ridotto da due giorni a uno. La decisione è arrivata dopo l’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy con le tre organizzazioni dei benzinai, Faib, Fegica e Figisc, nonostante nel faccia a faccia di ieri fossero state respinte ancora una volta le proposte di modifica del decreto “Trasparenza” del governo. Una scelta, hanno spiegato le sigle, “a favore degli automobilisti non certo del governo”.

A fare la differenza, questa volta, potrebbe essere l’emendamento scritto. “Finora ce lo hanno sempre raccontato”, avevano spiegato i rappresentanti dei benzinai, a margine dell’incontro di oggi al Capranichetta, al quale ha partecipato una consistente rappresentanza dell’opposizione: Vinicio Peluffo (Pd), Maria Cecilia Guerra (Pd-Idp) e Chiara Appendino (M5S).

Il ministro Adolfo Urso è all’estero, per la sua prima missione al Parlamento Europeo. A ricevere i rappresentanti dei gestori delle pompe di benzina è stato il capo dell’ufficio legislativo. Ieri solo Faib Confesercenti aveva deciso di ridurre da 48 a 24 ore lo sciopero.

All’emendamento del governo, che punta a ridurre le sanzioni e a una “razionalizzazione” dei cartelli, con un alleggerimento degli obblighi dei benzinai, si aggiungeranno anche quelli dei deputati della commissione Attività Produttive. Che puntano all’eliminazione del cartello con l’esposizione del prezzo medio regionale, considerato dai benzinai un’inutile vessazione. Una richiesta che non viene solo sostenuta dall’opposizione parlamentare, ma anche da parte della stessa maggioranza: annuncia un emendamento con questo contenuto Luca Squeri, capogruppo di Forza Italia in Commissione.

Al momento i tassi di adesione comunicati dalle organizzazioni dei gestori vanno dal 70 al 90%, a seconda delle zone.

 

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