RESET 31 gennaio 2023
I fedelissimi di Mourinho, giocano gli stessi 11, sempre e senza turn over
Diamo la parola ai numeri, le sostituzioni di Mourinho solo per rimontare se si perde mettendo tutti attaccanti, altrimenti nel finale per dare pochi minuti ai primavera
Cristante 27 presenze su 27, a ruota Rui Patrizio, Mancini, Smalling, Abraham (26), Ibanez (25), Pellegrini (23), Zalensky (22), e … udite udite Belotti 21.
Perché udite udite? Perche Belotti a memoria l’abbiamo visto poco e male, purtroppo, ma Belotti è un uomo fortemente voluto da Mourinho. Chi ce lo ha detto? Mourinho e la nostra tabellina Excel.
Belotti di queste 21 presenze ha fatto una sola partita da 90’, 6 da titolare e in 5 è stato sostituito.
Abbiamo atteso tutti il colpo di volo che non c’è stato. Mourinho però lo ha sempre in considerazione. E’ bene, ma perché lui si, e altri, pur più brillanti (si, forse eccedo) no?
In 11 partite Belotti è subentrato e in altre 4 ha fatto la comparsa, che sarebbe quando si entra pochi minuti prima del recupero o nel recupero stesso. Il contentino della presenza che si da ai primavera e il gettone di presenza che varrà qualche bonus da qualche migliaia di euro.
Belotti è rimasto in panchina solo 2 volte
Ma è un acquisto di Mourinho, al contrario di Shomurodov, che non si sa chi l’abbia voluto tanto che disperatamente è scappato in prestito a Spezia. Scandaloso quanto è stato pagato, ma la sua striscia sembra quella di un bullizzato: 18 partite su 27 passate per 90’ in panchina, come il primavera Tripi 21 partite passate in panchina e liberato di recente per la cessione al Mura in Slovenia.
Shomurodov ha fatto una sola partita da titolare, ma poi sostituito, in 6 è subentrato, la settima da comparsa. Ma un gol lo ha fatto l’8 settembre contro il Ludogorets in Europa League.
E lo scorso anno 5 gol su 38 presenze, 7 da titolare (2 per 90’) e 31 da subentrato comparse comprese. Lo scorso anno quando Abraham, neo acquisto personale di Mourinho, fece 51 presenze su 53 giocando anche quando non stava in piedi.
Stare in campo in condizioni discutibili è toccato anche a Pellegrini, ma Pellegrini mal sopportava la sostituzione anche se spesso era più steso sul prato che in piedi. Ma lui lo scorso anno ha fatto una gran stagione, quest’anno forse paga il dover giocare sempre anche se cammina ma non corre. I giocatori vanno gestiti anche quando sono indispensabili
Viviamo in queste settimane di rientro il riscatto di Bove, 13 panchine da 90’, mai titolare, 14 presenze, 12 da subentrato di cui 3 da comparsa, dopo le 13 presenze dello scorso anno con 33 panchine da 90’.
Ma Bove è stato ripreso in considerazioni dopo le voci di un suo trasferimento a Sassuolo, ma questo è costato caro a Camara, fuori da 6 partite (1 comparsata da 5 minuti) dopo un inizio stagione poco presente ma delle convincenti partite prima della sosta del Qatar. Poi scomparso dai radar, un acquisto che si è dimostrato utile, ma forse lo voleva Tiago Pinto e non Mou.
Concludendo, Mourinho il gran comunicatore, parla con le presenze di quei giocatori che ritiene indispensabili, ed è giusto cosi, e con la gestione delle comparse manda segnali alla proprietà. Quello che proprio non gli interessa è gestire la rosa, non solo di quelli potenziali ma anche dei “preferiti”, e lo vediamo quest’anno con Abraham e Pellegrini, ottimi giocatori ma spremuti come dei limoni e la differenza tra lo scorso anno e quest’anno è li a testimoniare che i fenomeni nel calcio di oggi si consumano facilmente, nel fisico e nella testa. Loro rimangono a noi con i loro contratti, il condottiero ci lascia quando non c’è più nulla da spremere.