RESET 31 gennaio 2023
I guardiani della panchina romanista
Boer e Svilar hanno le chiavi della panchina giallorossa, non la lasciano un attimo e non si esce senza il loro permesso. E’ un po’ il destino dei portieri di riserva, un lavoraccio di vita nell’ombra che puo’ durare anni.
Tocca in genere ad un giovane, ma non si può fare per più di un anno altrimenti stai ambiando mestiere, e ad un anziano che può anticipare così la fine di una carriera.
Ma 21 panchine ad un Tripi, difensore ex capitano della primavera è una condanna. Ma Tripi è salvo ora in Slovenia. Poi Vina 20, Shomurodov 18 anche loro ceduti in questo finale di mercato in prestito con speranza di cambiare panchina perché altrimenti l’avventura romana può diventare un pre-pensionamento perché nessuno ti acquista con quel contratto, e tu a quel contratto non vuoi rinunciare, convinto come sei che quello è il tuo valore.
Più significativo è chi subentra dalla panchina, Belotti 15, El Sharawy 13, Bove 12, Matic 11.
Cambi certi con significati diverso. Matic è un titolare che entra, El Sharawy un cambio di approccio offensivo, Belotti un impegno contrattuale dell’allenatore e un’ attesa di un risveglio che non arriva.
Ai giovani sono dedicati i minuti finali di una partita chiusa o quelli di una partita in cui tutto è andato male.
La panchina dei bocciati ma oggi hai un quarto d’ora per dimostrare che sei concentrato e pronto, ma allora devi fare subito gol.
La panchina di Mourinho parla più delle sue interviste.
Se la partita si mette male, le sostituzioni sono dei tweet per la tribuna.
Perché Mou non perde mai