Rocco Vazzana il Dubbio 2 febbraio 2023
Da anarchico a capo dem, la brillante ascesa di Alfredo Cospito
Dopo avergli attribuito la guida dei militanti di mezza Europa, ora Fratelli d’Italia accusa il Pd di prendere ordini dall’anarchico al 41bis sull’onda di un articolo del Fatto Quotidiano
Nel giro di poche settimane il dibattito politico italiano è stato in grado di trasformare Alfredo Cospito, anarchico accusato di gravi reati e recluso in regime di 41 bis, in una sorta di manovratore onnipotente delle menti. Prima capo indiscusso dell’anarchismo italiano, capace di ordinare da dietro le sbarre azione violente in giro per il Paese a un’organizzazione storicamente allergica alle gerarchie. Poi leader internazionale degli anarchici di mezza Europa, pronti a entrare in azione al primo battito di palpebre del detenuto. E ora Cospito diventa persino segretario in pectore del Partito democratico, in grado di azzittire come nessun altro gli appetiti delle le correnti e intimare a capigruppo ed ex ministri della Repubblica di andare a parlare con i mafiosi prima di interloquire con lui.
Sì, perché questo è emerso oggi da una serie di note stampa fotocopia diffuse da decine di parlamentari Fratelli d’Italia, dopo aver letto alcune rivelazioni del Fatto quotidiano sui colloqui avvenuti tra la delegazione dem e l’esponente anarchico. «Le notizie emerse stamattina sono a dir poco preoccupanti», dice il senatore meloniano Gianni Berrino. «I quattro parlamentari del Pd avrebbero prima fatto visita al terrorista anarchico Alfredo Cospito – che avrebbe chiaramente ammesso che l’obiettivo dello sciopero della fame è l’abolizione del 41 bis – e su sua indicazione, avrebbero anche incontrato altri criminali legati ad organizzazioni mafiose e detenuti in regime di 41 bis». «Alfredo Cospito spingeva i parlamentari del Partito democratico ad incontrare i boss mafiosi prima di parlare con lui. Un fatto di inaudita gravità», rincara Raffaele Speranzon. «Fermo restando il diritto di ogni parlamentare di andare a trovare in carcere i detenuti, è inaccettabile apprendere che Cospito avrebbe invitato gli esponenti democratici a confrontarsi anche con i boss. Tutto ciò è a dir poco inquietante e chiediamo al Pd di fornire opportune spiegazioni», segue a ruota Etelwardo Sigismondi.
L’elenco dei colleghi di partito di Donzelli e Delmastro indignati potrebbe proseguire ma occuperebbe troppo spazio. Ci limitiamo a questa rapida rassegna non esaustiva. Ma ora, senza entrare nel merito del 41 bis per Cospito, è serio trasformare un anarchico in una specie di santone onnipotente capace di dare ordini persino alla delegazione dem? Suona un tantino esagerato…