Abbattuto sull’Atlantico il pallone-spia cinese

Alberto Simoni La Stampa 5 febbraio 2023
Usa, abbattuto sull’Atlantico il pallone-spia cinese: “Usato per sorvegliare siti strategici”
Gli Stati Uniti hanno abbattuto il pallone-spia cinese al largo di Myrtle Beach. Il balloon si è sgonfiato alle 14:38 al largo della località turistica della South Carolina.

 

Stava fluttuando a un’altezza inferiore ai 60mila piedi (circa 20mila metri) quando è stato colpito da un solo missile Aim-9X aria-aria a riconoscimento di calore, sparato da uno squadrone di 4 quattro caccia F22 decollato dalla Air Force Langley Base in Virginia, ed è precipitato rapidamente in mare. Navi della Marina militare e l’Aviazione hanno circondato la zona e hanno subito iniziato le operazioni per il recupero dei detriti.
Le operazioni vedono impegnati “droni” sottomarini e sommozzatori, i rottami del pallone spia sono stati individuati a una profondità di 20 metri. La missione di recupero è stata definita “relativamente facile”. I pezzi verranno raccolti e mandati poi al centro di Quantico per le analisi. Il Pentagono non ha dato una tempistica su quando si avranno dei risultati.

Poche ore prima del raid, da Syracuse, il presidente Biden aveva detto, rispondendo a una domanda se i militari avrebbero abbattuto il pallone-spie: «Ce ne occuperemo». E poco dopo, salendo sull’Air Force che l’ha portato verso Camp David, aveva sorriso e mostrato il pollice all’insù rivolto a un cronista che chiedeva se avesse autorizzato un piano per l’abbattimento dell’apparecchio per la sorveglianza cinese.
Nel frattempo, tre aeroporti lungo la costa della North e della South Carolina (Charleston, Myrtle Beach e Wilmington) erano stati chiusi. Lo spazio aereo dei due Stati – su ordine della FAA (Federal Aviation Administration) – era stato interdetto per la «difesa dello spazio aereo nazionale». La Guardia costiera aveva allontanato pescatori e navi commerciali. E fonti dell’Amministrazione Usa confidavano alla Associated Press che «c’è un piano per abbattere» il balloon cinese mentre è sull’Atlantico.

Biden è stato avvisato martedì sera dell’intrusione, mercoledì si è riunito il Consiglio per la Sicurezza. Il presidente voleva un’azione decisa, ovvero l’abbattimento immediato del pallone, per inviare un messaggio inequivocabile a Pechino. I militari l’hanno dissuaso spiegando che non si poteva controllare la caduta dei detriti e che i rischi per infrastrutture e popolazione civile in Montana e nelle zone limitrofe erano troppo alti. Così si è deciso di monitorare, tramite il Norad e in collaborazione con la Nasa, la rotta del pallone. In attesa arrivasse sull’Atlantico. Di fatto però il via libera all’abbattimento è arrivato mercoledì, “non appena il pallone sarebbe stato sull’acqua, entro le 12 miglia dalla costa”, ha confermato ieri Biden commentando l’esito dell’operazione.

Più volte nelle ultime 72 ore il segretario di Stato Antony Blinken – che ha posticipato la visita in Cina che doveva iniziare ieri – ha avvertito le autorità cinesi che il pallone rappresentava una violazione della sovranità Usa e che Washington avrebbe considerato l’idea di abbatterlo. Ma Pechino non è stata avvertita del piano e né del timing per l’esecuzione.

Molti americani hanno trascorso il venerdì e la mattina di sabato con il naso all’insù (o seguendo su account Twitter la rotta) cercando di vedere il pallone-spie lungo il tragitto quasi un Coast-to-Coast in 72 ore.

Il “balloon” è decollato dalla Cina interna, attraversato il Pacifico, è stato avvistato a Ovest dell’Alaska poco sotto le Aleutian Islands e quindi è entrato il 28 gennaio nello spazio aereo degli Stati Uniti prima di sbucare in quello canadese (30 gennaio). Quindi martedì 31 è definitivamente penetrato nei cieli americani dalla zona al confine fra Idaho e Montana. Da allora non è più tornato a fluttuare sopra il mare – sino a ieri pomeriggio – rendendo impossibile l’abbattimento.

Il Pentagono ha reso nota l’esistenza dell’oggetto volante giovedì sera quando era in Montana e dopo che aerei F22s si erano alzati in volo per documentare meglio l’avvistamento. Per ore lo scalo di Billings è stato bloccato. In Montana c’è una delle tre basi dell’Air Force sul suolo Usa e soprattutto ci sono i silos di 400 missili nucleari Minutemen.

Il pallone aveva una sottostruttura – alimentata a pannelli solari e dove sono impiantati i congegni per la sorveglianza – lunga come “due o tre bus”, ha spiegato il Pentagono. Viaggiava a 60mila piedi e sarebbe manovrabile. Sulle modalità però c’è incertezza. E’ probabile che una rotta sia stata preimpostata; un’altra ipotesi è che a fronte di coordinate di navigazione installate possa muoversi in fase ascendente e discendente con i venti.

Alcune risposte troveranno risposta dall’analisi dei detriti; ma sicuramente l’abbattimento non chiude la vicenda e apre nuovi scenari nelle relazioni con la Cina. Il segretario della Difesa Lloyd Austin, a conclusione del raid, ieri ha diffuso una nota in ha accusato Pechino di aver usato il «balloon per sorvegliare siti strategici negli Usa». Per il capo del Pentagono il pallone ha sorvolato i siti sensibili negli Usa. In una nota invece si sottolinea che il “pallone-spia abbattuto fa parte di una flotta di mongolfiere hi tech per la sorveglianza che hanno spiato in tutti e cinque i continenti negli ultimi anni”.

Sopra l’America Latina invece sta fluttuando un altro mezzo spaia cinese. E’ stato avvistato sia in Colombia sia sopra San Josè in Costarica. Le autorità locali non hanno confermato di cosa si tratti, ma il Pentagono ha detto si tratta anche in questo caso di un “pallone” cinese. Che non sarebbe però diretto a Nord.

 

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