Il pallone di Biden tra il conflitto con Xi e quello con i repubblicani

Federico Rampini Corriere della Sera 5 febbraio 2023
Il pallone spia cinese è stato abbattuto, ma la crisi (doppia) è solo all’inizio: ecco perché
Il pallone spia cinese è stato abbattuto con una operazione «di precisione chirurgica»: ma la crisi gemella che ha innescato – interna agli Stati Uniti, e tra Washington e Xi Jinping — continua

E adesso che succede, tra Washington e Pechino? Ora che il pallone-spia è stato abbattuto con un’operazione di «precisione chirurgica» (sulla costa atlantica, quando non poteva più far danni cadendo a terra, ma entro la zona delimitata dalle acque territoriali Usa) la crisi politico-diplomatica continua.

Anzi, le due crisi gemelle. Perché questa vicenda ha due versanti: lo scontro tra i parlamentari repubblicani e l’Amministrazione Biden da una parte, quello tra Stati Uniti e Cina dall’altra.

Biden è stato costretto a dare l’ordine al Pentagono di abbattere quel pallone perché era sotto un’escalation di attacchi interni. Molti deputati repubblicani – che sono la maggioranza alla Camera dall’inizio di quest’anno – hanno giudicato gravissimo che «uno strumento di spionaggio del partito comunista cinese sia stato lasciato sorvolare l’intero territorio continentale degli Stati Uniti, indisturbato».

Il fatto che per le prime 48 ore di questa crisi la Casa Bianca si fosse limitata a condannare verbalmente la Cina, e a rinviare la visita del segretario di Stato Antony Blinken a Pechino, era stato stigmatizzato dalla destra come una prova di debolezza e arrendevolezza verso la grande rivale strategica. Alcuni esponenti del Grand Old Party erano arrivati a sostenere che il Pentagono, evitando di intercettare e abbattere o catturare l’oggetto volante, avesse violato i suoi stessi protocolli sulla difesa dello spazio aereo nazionale.

La scusa di Biden – non voleva correre il rischio che i detriti del pallone potessero colpire qualcuno a terra – è parsa inadeguata, tanto più che la U.S. Air Force dovrebbe essere in grado di reagire con efficacia a incursioni di oggetti volanti di ogni sorta. L’attacco «chirurgico» sul cielo sopra la South Carolina dovrebbe rassicurare almeno su questo.

Ammesso che Biden riesca a tacitare le critiche interne, lo fa al prezzo di alzare la tensione con Xi Jinping. Abbattere un pallone-spia che viola lo spazio aereo nazionale è del tutto lecito, e tuttavia questo significa denunciare pubblicamente come una menzogna la versione ufficiale cinese sul «pallone di osservazione meteorologica».

Inoltre, se il Pentagono prosegue la sua missione fino in fondo, ora deve recuperare i detriti, in particolare le apparecchiature usate per riprese fotografiche, e rivelare (almeno alla Casa Bianca e alle commissioni congressuali competenti) il contenuto delle immagini «rubate» dai cinesi sul territorio nazionale americano. Lungi dall’essersi conclusa con il gesto diplomatico di Antony Blinken che ha rinviato la visita a Xi, questa è una crisi che potrebbe essere solo agli inizi.

 

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