Renzi e Conte col Pd: pronta la sfiducia, miracolo Delmastro

Antonio Fraschilla La Repubblica 5 febbraio 2023
Il caso Delmastro riunisce le opposizioni Renzi e Conte col Pd: pronta la sfiducia
Giovanni Donzelli e Andrea Delmastro, i protagonisti del “Cospitogate” che hanno spifferato in giro documenti riservati per accusare il Partito democratico, hanno ottenuto un effetto che sa quasi di miracolo. Compattare le opposizioni.

 

Compattare le opposizioni, da Matteo Renzi e Carlo Calenda a Giuseppe Conte, nel chiedere le dimissioni del sottosegretario Delmastro, reo di aver divulgato atti riservati del Dap, e in difesa dei dem accusati da FdI di «aiutare i mafiosi».

Quasi mai Terzo Polo, 5 Stelle e Pd, divisi alle ultime politiche, si sono trovati tutti d’accordo su una azione parlamentare in questa legislatura: e adesso annunciano il voto sulla mozione di censura (la sfiducia tecnicamente si può presentare solo contro i ministri) nei confronti del sottosegretario alla Giustizia Delmastro. Due testi sono stati già presentati a Montecitorio da 5 stelle e Pd e potrebbero adesso essere unificati in conferenza dei capigruppo alla Camera per calendarizzare il voto. Dal Terzo Polo trapela l’intenzione di «non presentare un altro testo, ma votare in caso quello del Pd».

In ogni caso le dichiarazioni di questi giorni dei leader sono state quasi unanimi a difesa del Pd accusato da Donzelli e Dalmastro, con la protezione politica della premier Giorgia Meloni, di essere schierato dalla parte dei mafiosi che sostengono la battaglia contro il 41-bis dell’anarchico Alfredo Cospito. Calenda ha criticato il ministro Guido Crosetto che invocava ancora ieri unità contro gli attacchi allo Stato: «La questione è, ritieni o non ritieni che l’affermazione di Delmastro “la sinistra si inchina alla mafia” e quella equivalente di Donzelli siano appropriate per raggiungere l’unità che tanto auspichi?». Renzi ha attaccato Fratelli d’Italia: «Volete avere una visione moderna dello Stato, con una giustizia liberale, o volete rincorrere il giustizialismo forcaiolo di Donzelli e di Delmastro?». Giuseppe Conte ieri è tornato a chiedere un passo indietro dei fedelissimi della premier: «Meloni deve imporre ai due di dimettersi, perché hanno sbagliato».

Renzi e Calenda d’accordo con Conte: un evento unico da diversi mesi a questa parte, forse da sempre. È questo il miracolo nel miracolo che sono riusciti a compiere i due coinquilini di Fratelli d’Italia, è la reazione alla risposta veemente di Meloni in loro difesa.
Il Pd comunque prima che si voti la mozione attende che in Parlamento torni il ministro della Giustizia Carlo Nordio per riferire sulla relazione del Dap e le intercettazioni divulgate da FdI di Cospito che parla con alcuni mafiosi. Dopo sarà la conferenza dei capigruppo a fissare la data del voto sul testo di censura. Un voto che vedrà l’opposizione unita.

 

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