Crosetto e Tajani, l’insolito feeling con l’Inghilterra su difesa e commercio

Antonello Guerrera La Repubblica 10 febbraio 2023
La contromossa di Meloni: quell’insolito feeling con l’Inghilterra su difesa e commercio
Italia attenta a non irritare l’Europa in virtù di un rapporto “eccessivo” con un Paese ex Ue. Ma certo tre ministri “pesanti” britannici raramente si erano visti in 24 ore a Roma

Nel giorno in cui Italia, Francia e Germania si beccano sull’accoglienza al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a Roma arrivano due pesi massimi del governo britannico di Rishi Sunak: il titolare della Difesa, Ben Wallace, e quello degli Esteri, James Cleverly, accolti dai pari Guido Crosetto e Antonio Tajani per un 2+2 su sicurezza, Ucraina e cooperazione. Mentre mercoledì ha fatto tappa nella Capitale pure la ministra del Commercio Kemi Badenoch, che con i ministri Adolfo Urso e Tajani ha firmato un “Memorandum d’Intenti sul Dialogo strategico per la promozione delle esportazioni e degli investimenti bilaterali nel contesto post-Brexit” fra Italia e Gran Bretagna.

Tre ministri “pesanti” britannici a Roma
La coincidenza temporale è ovviamente un caso. I due governi hanno organizzato per settimane i meeting interministeriali, con eventi anche nella residenza dell’ambasciatore britannico a Roma, Ed Llewellyn, per il summit Uk-Italia di “Pontignano”. E non si può parlare di nuovo asse, in quanto l’Italia è attenta a non irritare l’Ue con un rapporto “eccessivo” con un Paese extra ed ex Unione. Ma certo tre ministri “pesanti” britannici raramente si erano visti in 24 ore a Roma. E la comunione di intenti è evidente, non solo sul commercio ma anche su forze armate e Difesa, vedi i progetti comuni sul caccia di nuova generazione Tempest, e prima il Typhoon, ma anche sinergie come Leonardo, cyber security e ovviamente l’Ucraina. Alla fine i quattro si lasciano tra strette di mano e applausi.

La sponda di Londra
Crosetto è il più entusiasta: “Tra i nostri due Paesi esiste un rapporto privilegiato da consolidare, costruiremo un pezzo di storia”. Cleverly rilancia: “La nostra alleanza è sempre più straordinaria”. Più istituzionale Tajani: “I rapporti con la Gran Bretagna hanno radici antiche, siamo partner nella Nato, impegnati per l’Ucraina, siamo nel G7, il G20, mano nella mano nella lotta al terrorismo, c’è un ottimo clima di cooperazione”. A Roma ovviamente l’approfondita convergenza con un Paese importante come il Regno Unito non dispiace, sebbene in un consesso Ue con tutti gli equilibri. Ma è soprattutto Londra a cercare e vantare una sponda post Brexit con un Paese importante e strategico come l’Italia.

L’impegno contro la Russia e l’ira di Razov
In ogni caso, se dopo la vittoria di Meloni inizialmente c’era qualche dubbio oltremanica sull’impegno italiano contro la Russia, Crosetto ieri li ha dissipati: “Quella in Ucraina è una battaglia per la libertà, per il diritto internazionale, per l’Europa, stiamo cercando di evitare la Terza guerra mondiale. Ma ci saranno altri fronti in futuro, come la Cina, l’Indopacifico e in Africa, dove i mercenari Wagner, gli estremisti islamici e la Cina aumentano la propria presenza, mentre l’Occidente è distratto”. Parole che scatenano la furia dell’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, che parla di “demonizzazione” del suo Paese.

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