Dazn prolunga al 2026, l’accrocco di Lotito fermo al Quirinale

Monica Colombo Corriere della Sera 13 febbraio 2023
Diritti tv serie A, Dazn e Sky fino al 2026? Martedì il voto sul Milleproroghe
Il testo proposto da Claudio Lotito e contenuto nel decreto Milleproroghe, bloccato dall’intervento del Quirinale. Martedì il voto in Senato e l’assemblea di Lega. «Dazn e Sky possono prolungare solo se nessun altro offre condizioni migliori»

 

La data da cerchiare in rosso è quella di martedì 14 febbraio e non solo perché la mattina i club di A si riuniranno in assemblea per discutere del futuro dei diritti tv. Alle 16.30 in Senato infatti sarà al vaglio dell’aula l’emendamento che ha come primo firmatario Claudio Lotito, esponente di Forza Italia e, ça va sans dire, presidente della Lazio. L’emendamento del comma 5 relativo all’art. 16 del decreto Milleproroghe era stato approvato giovedì dalla commissione Affari Costituzionali e Bilanci del Senato e prevede «ove sussistano ragioni economiche», che i contratti con i broadcaster che trasmettono il campionato «possano essere prorogati per il tempo necessario e comunque non oltre la durata complessiva di cinque anni», ma solo a una condizione. Cioè «previa indagine di mercato finalizzata a verificare se altri operatori possano offrire condizioni migliorative».

In pratica, secondo la modifica — che martedì dovrà essere votata in Senato — i contratti in essere con Dazn e Sky e validi fino al 30 giugno del 2024 potrebbero essere prorogati alle attuali cifre (927,5 milioni di euro) fino al 2026. Automaticamente? No, appunto, ma solo se dal mercato non arriveranno proposte allettanti dal punto di vista economico.

La trattativa
Nelle ultime ore sono però emerse le titubanze del Quirinale con l’esecutivo. Due le sottolineature: l’argomento non sarebbe nello specifico materia del decreto Milleproroghe; il Colle poi sarebbe contrario a una proroga automatica dei contratti in essere con le tv licenziatarie dei diritti. Il presidente della Lega di serie A Lorenzo Casini però ricorda che l’emendamento, in un momento di crisi economica e davanti alla prospettiva di offerte al ribasso nella nuova asta, metterebbe al riparo gli interessi economici dei club. Davanti a proposte poco allettanti avrebbero infatti il paracadute dell’allungamento degli attuali accordi. Sarebbe solo uno strumento in più in fase di trattative con i broadcaster. È chiaro che anche Sky e Dazn dovrebbero essere d’accordo. Ecco perché, davanti a eventuali perplessità di Sky, potrebbe essere prorogato solo il contratto con Dazn e rimesse a bando le tre partite non in esclusiva che ora trasmette la tv satellitare.

Il ministro Abodi
Il Movimento 5 Stelle nelle ultime ore con una nota ha dissuaso il governo a proseguire sulla via dell’approvazione. «Avevamo già segnalato, in quasi completa solitudine, come i lavori in commissione per l’approvazione del Milleproroghe fossero piegati alla volontà di Claudio Lotito che si è fatto approvare anche stavolta emendamenti per il mondo del calcio. Lotito e la maggioranza non avevano fatto i conti con il Quirinale. Sarebbe l’ennesima figuraccia per il governo. La partita d’altronde era già iniziata in legge di bilancio con lo spalmadebiti per le società plurimilionarie di calcio e ora è proseguita nel Milleproroghe».

Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, anche di recente non ha nascosto i propri dubbi. «Tutto ciò che aiuta a migliorare i fatturati da parte mia sarà sempre sostenuto. In questo caso c’è stata un’iniziativa parlamentare. Il Parlamento è sovrano, mi auguro che l’effetto possa essere positivo anche se non ne condivido il percorso». Le società di A con i conti ancora squassati dopo il Covid sperano, la palla intanto passa al Senato.

 

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