I giornali e le tv ignorano l’astensione di Roma e Milano, Berlusoni si riprende la scena
La Meloni vince sulle macerie del centro destra e del centro sinistra
E’ faticoso stamane trovare sui quotidiani un dettaglio dell’astensione alle Regionali di Lazio e Lombardia. Eppure si votava a Roma e Milano. Siamo certo solo alla prima giornata e si ha il dato della chiusura dei seggi di 5 anni fa in una sola giornata in un raffronto disallineato, ma tv e media hanno un comportamento omissivo, sembra quasi non vogliano allarmare, e soprattutto non vogliano incentivare chi ancora non è andato a votare ad unirsi al fenomeno.
Perché con questi numeri, questo è il dato sull’astensionismo più clamoroso della storia della Repubblica in termini numerici e qualitativi, perché coinvolge più di un quarto del paese e soprattutto la capitale politica e quella economica del paese.
E di fatto sminuirà il risultato del voto, che vedrà un successo di Fratelli d’Italia a danno di Lega e Forza Italia e una fuga a sinistra che è un segnale politico sulle scelte fatte dai 3 leader con chi con superficialità definiamo la sinistra, ma sarebbe meglio definire semplicemente l’opposizione al centro destra.
Ma l’altro fenomeno della mattinata, il pomeriggio poi comincia un’altra storia, sono le parole di Silvio Berlusconi che coinvolgono il giudizio su Zelensky e la Meloni. Cose vecchie e note ma politicamente sempre più pesanti. I giornaloni ci sguazzano dentro e possono ignorare i dati sull’affluenza al voto, i giornali stalker del centro destra ignorano quasi la notizia per dedicarsi agli anarchici, a Cospito e a Sanremo.
Insomma, dopo la fine del bluff europeo della Meloni, la fine dei sorrisi e lo smacco del festival di Sanremo, l’astensionismo e le sparate di Silvio rovinano l’unico successo politico della Meloni nei suoi primi 100 giorni. La conquista di Roma e Milano nel deserto delle urne.