Valeriani “No, D’Amato non ha preso più voti di Zingaretti”

Riccardo Caponetti La Repubblica 16 febbraio 2023
Valeriani “No, D’Amato non ha preso più voti di Zingaretti”
«I grillini e Calenda hanno fatto lo stesso gioco, purtroppo il Pd non è riuscito a mantenere il campo largo. E da soli perdiamo tutti».

 

Dopo la «grande delusione» delle elezioni regionali, l’assessore uscente ai Rifiuti, Politiche Abitative e Urbanistica, Massimiliano Valeriani, rieletto con il Pd nel Consiglio regionale, riflette sul principale motivo della sconfitta del centrosinistra: il comportamento «irresponsabile» di chi ha rotto l’alleanza esistente nella giunta Zingaretti. «La divisione è inaccettabile. È evidente che chi tenta di dividere il campo largo del centrosinistra viene penalizzato».

Con i 5S è possibile ricucire il rapporto?
«Chiunque si contrappone democraticamente alla destra deve stare insieme. Dobbiamo ritrovare questa unità, se ci rinunciamo commettiamo un grave errore.
Abbiamo lavorato bene insieme ai grillini. Con le colleghe Lombardi e Corrado in giunta eravamo in sintonia su tutti gli argomenti, dai rifiuti alla sanità. La politica è fatta dipersone e ci siamo trovati benissimo con le persone del Movimento».
Il Partito democratico deve però fare anche autocritica.
«Il Pd ha tenuto, ma non possiamo nascondere le difficoltà: c’è bisogno di una grande rigenerazione, serve un nuovo slancio, una nuova capacità di stare tra le persone. È in corso un congresso nazionale e dopo si dovrà aprire una discussione seria sul partito di Roma e del Lazio. La sinistra qui non ha avuto la spinta che ha sempre avuto da Roma.
Bisogna ritrovare empatia con tutta la città».
D’Amato ha detto che, nonostante la sconfitta, ha avuto una percentuale più alta rispetto a quella di Zingaretti nel 2018.
«Non è il caso di fare dichiarazioni troppo avventate. C’è una ricostruzione troppo superficiale di quello che è accaduto sia domenica che in passato. Non è vero che si sonoraggiunti gli stessi voti del 2018: Zingaretti ne ottenne un milione, più di quelli conquistati da Rocca. C’è stato un crollo dell’affluenza e dei consensi al centrosinistra. Dobbiamo interrogarci, perché il problema è anche di natura politica».
Il neogovernatore Rocca ha definito ‘un disastro’ i numeri della raccolta differenziata nel Lazio:
«Parte con il piede sbagliato. Se c’è un dato su cui la Regione deve essere orgogliosa è proprio questo: in otto anni siamo passati dal 22% al 54% di raccolta differenziata. Senza i dati di Roma saremmo sopra la media nazionale. Rocca farebbe bene a entrare nella parte del presidente che deve risolvere i problemi e non di chi deve lanciare proclami. Anche il termovalorizzatore è stato inserito in campagna elettorale come pretesto».
Perché?
«Non riguarda i poteri della Regione, perché Gualtieri realizza il termovalorizzatore in virtù di poteri straordinari ricevuti dal governo. Ma questo tema, oltre che dalla destra, è stato usato anche da qualcuno della sinistra per dividerci e metterci nelle condizioni peggiori per competere».
© RIPRODUZIONERISERVATA
Basta dichiarazioni avventate. Calenda e i 5S hanno rotto il campo largo e il Pd ha perso la spinta della Capitale

 

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