“L’Italia non è né di destra né di sinistra: è di Berlusconi!”.

 Marco Travaglio il Fatto Quotidiano 17 febbraio 2023
 
La striscia di bava
 
La festosa voluttà con cui nove decimi della stampa celebrano l’assoluzione di B. e dei suoi 28 falsi testimoni prezzolati, raccontando che le prove erano inventate e non era successo niente, è l’ennesimo tradimento di una professione molto più sputtanata della prostituzione.

Ma è anche umanamente comprensibile: per 40 anni il delinquente incallito e impunito non solo ha violato buona parte del Codice penale, ma ha pure comprato mezza Italia per nascondere i suoi delitti: giudici, finanzieri, complici, testimoni, politici, dirigenti tv, giornalisti, intellettuali.

Un po’ perché si prendessero le colpe e le condanne al posto suo senza fiatare, un po’ perché coprissero le sue vergogne coprendosi di vergogna. Un asservimento di massa che fece dire a Corrado Guzzanti nei panni di Rutelli: “L’Italia non è né di destra né di sinistra: è di Berlusconi!”.

I casi Ruby, D’Addario e Letizia furono un salto di qualità rispetto a quelli di mafia, corruzione, frode fiscale, falso in bilancio ecc.: perché scandalizzavano anche i benpensanti, piuttosto corrivi sui delitti dei colletti bianchi, ma atterriti al pensiero di una figlia nelle orge di Hardcore. Infatti lui, che aveva depenalizzato il falso in bilancio, si guardò bene dal toccare la prostituzione minorile, le cui pene il suo governo aveva aumentato.

Così la tariffa degli scudi umani aumentò, perché le scemenze che dovevano inventarsi per giustificare il puttanaio sfondavano il muro del ridicolo. Dicevano che lui non sapeva della minore età di Ruby (infatti chiamò la Questura per farla rilasciare inviando la Minetti come affidataria, figura richiesta solo per i minori; e frequentò Noemi fino alla festa dei 18 anni). Ripetevano che “lo processano perché scopa”, come se le accuse non fossero la concussione al dirigente di Questura (per evitare un “incidente diplomatico con Mubarak”, lo zio egiziano della marocchina), la prostituzione minorile e i conclamati pagamenti ai testimoni per le straprovate menzogne ai pm.

Inventarono un’improbabile “fidanzata di Silvi o” per garantire che un monogamo impenitente come lui non poteva fare orge. Sallusti paragonò lui e Ruby a Kennedy e Marilyn, nota escort minorenne presa per strada. Sgarbi azzardò analogie con “Mozart, Giorgione, Tiziano, Bosch, Teddy Reno (con Rita Pavone, ndr) e Walter Block” (autore non a caso di Difendere l’indifendibile). Il Giornale svelò che la Boccassini da giovane era fidanzata con un cronista, quindi un’ Olgettina ante litteram. Ancora l’altroieri Vespa delirava su inesistenti abusi nelle intercettazioni, guadagnandosi la sua nuova striscia (di bava) su Rai1.

Ora gli scudi umani credono di essere stati assolti anche loro. Non sanno che in Italia tutto passa, persino i delitti. Ma il ridicolo resta.

 

 

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