Marina de Ghantuz Cubbe La Repubblica 17 febbraio 2023
Bonaccini- Schlein, primo round 7mila dem al voto per la leadership
Entro domenica le scelte dei tesserati il 26 febbraio le primarie aperte in 164 fra gazebi e sedi
Il Pd punta ad allestire centosessantaquattro seggi tra gazebo nelle piazze e nelle strade della città, circoli del Pd e sedi di associazioni. Terminate le elezioni regionali anche nella Capitale si aprono le danze del congresso dei dem per eleggere il nuovo segretario del partito. Prima del voto del 26 febbraio intanto, la sfida in atto è all’interno delle sezioni: 91 circoli Pd in cui da mercoledì vanno avanti i dibattiti e si discutono le quattro mozioni presentate dai candidati Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Si contendono la successione di Enrico Letta e a poter votare nella Capitale sono 6.587 iscritti ai circoli territoriali e del lavoro che decideranno chi andrà al ballottaggio. Sono militanti dem, a cui vanno aggiunti 560 Giovani democratici.
Alla carica dei 6mila potrebbero poi sommarsi altre 1.200 persone che potrebbero rinnovare la tessera entro domenica. C’è chi ci ha già provato ma la pratica non è andata a buon fine: un po’ di disorganizzazione dovuta anche alla concomitanza con le elezioni regionali nel Lazio e che però è tamponabile andando direttamente nei circoli con la vecchia tessera. Questa platea parteciperà alla prima fase congressuale: fino a domenica i militanti dem hanno di fronte ore e ore di discussione, con i circoli aperti anche dalle 9 del mattino e fino alle 20 di sera. Prima la discussione, poi la votazione. Saranno i loro voti a decidere i due nomi che andranno al ballottaggio tra nove giorni.
Quando cioè si passerà alla seconda e ultima fase. Con il voto delle primarie che prevede due modalità per esprimere la propria preferenza: quella “classica” e quella online, ma solo per alcune categorie. Nel primo caso, come sempre accade per le primarie del Pd, per votare uno tra i due finalisti bisogna sottoscrivere un testo con cui si aderisce ai valori del centrosinistra, senza il vincolo del tesseramento, andando in uno dei 164 seggi. C’è ancora il mistero dei due euro: non si sa ancora, infatti, se una volta al seggio bisognerà sganciare l’obolo o no.
Poi, la novità che riguarda le primarie dem in tutta Italia: il voto online. Il presidente della commissione del congresso del Pd Roma, Giovanni De Lupis, spiega che è riservato a tutti coloro che non possono recarsi ai seggi: dai fuori sede a chi abita all’estero, fino a chi può provare di essere disabile e impossibilitato a muoversi da casa. Online potranno iscriversi anche i 16enni che poi però dovranno andare a votare dal vivo.
I primi congressi hanno già iniziato a votare, ma la maggior parte si esprimerà domenica 19 dalle 15 in poi. Anche a Roma come in tutta Italia la sfida a quattro ha come protagonisti il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e la deputata Elly Schlein che sabato sarà a Testaccio, in piazza dalle 16.30. Si guarda già alla seconda fase, quella in cui a votare sarà un popolo più ampio rispetto a quello degli iscritti. C’è un però: i primi a doversi battere per portare le persone a votare sono gli eletti del Pd: attualmente sfiancati dalla competizione regionale che hanno combattuto in prima persona o sostenendo i candidati. Se in linea di massima gli zingarettiani e Area Dem appoggiano Schlein, manciniani e orfiniani stanno con Bonaccini. Una suddivisione non così netta, e per alcuni è proprio questa la vera novità.