Marina de Ghantuz Cubbe La Repubblica 26 febbraio 2023
Zingarettiani vs Gualtieri boys lo scontro finale ai gazebo
Dodici ore e 158 seggi a disposizione per votare alle primarie e scegliere chi andrà alla guida della segreteria del Pd dopo Enrico Letta.
La sfida è tra il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e la deputata Elly Schlein che a Roma ha vinto la prima fase del congresso, in cui a votare sono stati solamente i tesserati del partito.
Oggi invece, dalle 8 alle 20, possono votare presso i gazebo sul territorio tutti i cittadini e le cittadine italiani. Per farlo devono essere in possesso di un documento d’identità, in modo che sia chiara la residenza e dunque l’appartenenza al territorio di competenza del gazebo.
Per capire dove bisogna andare per esprimere la propria preferenza basta andare sul sito primariepd2023.it e, con la tessera elettorale a portata di mano, inserire il proprio numero di seggio per trovare il luogo dove si trova il gazebo.
Possono votare presso i gazebo anche i cittadini stranieri residenti in Italia, i minori dai 16 anni in su, i lavoratori e gli studenti fuori sede. Devono registrarsi sul sito inserendo la documentazione richiesta e selezionando il gazebo allestito nella zona in cui vivono.
Tutti dovranno sottoscrivere un’autocertificazione in cui si dichiara di condividere i principi del centrosinistra nonché versare l’obolo da due euro che serve a sostenere le spese per l’allestimento dei gazebo. Tanto più che con il meteo avverso previsto per oggi, questa volta ne sono stati affittati di più robusti e infatti una trentina hanno in dotazione la pedana per evitare l’allagamento.
Ai seggi i votanti troveranno un presidente e due scrutatori e a permettere lo svolgimento del voto saranno in tutto circa 1.200 militanti sparsi in tutti e quindici i municipi di Roma. Da Piazza Mazzini a Piazza del Popolo, passando in viale dell’Archeologia 59 in quel di Tor Bella Monaca.
Da Piazza Giovenale nel quartiere Balduina a via Casal dei Pazzi nel IV municipio o ai Parioli in Piazza Euclide.
Il Pd romano e regionale è, in linea di massima, diviso tra chi è vicino a Nicola Zingaretti e a Dario Franceschini (tradotto in correnti, zingarettiani e Area Dem) e chi invece fa riferimento al deputato Claudio Mancini. I primi sostengono Elly Schlein, i secondi insieme a orfiniani e ad esponenti di Base riformista sono schierati per Bonaccini. Domenica scorsa, il voto nei circoli Pd a Roma e nel Lazio ha visto vincere la deputata dem con 2.194 voti contro i 1.854 presi dal governatore dell’Emilia Romagna.
Proporzionalmente ai voti, verranno eletti anche i nuovi componenti dell’Assemblea nazionale. Sono 53 in ciascuna regione e nei quattro collegi romani i capolista pro Schlein sono la presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli, Roberta Agostini, Emanuela Colella, Sarah Testerini. Pro Bonaccini corrono come capolista Lorenza Bonaccorsi, Valeria Baglio, Alessandro Onorato e Alessio D’Amato.
Ultimo atto della sfida per la segreteria dem. Ma il voto è anche una verifica sul peso interno delle correnti