“Colpa dei genitori irresponsabili” . Bufera su Piantedosi: disumano

Alessandra Ziniti La Repubblica 28 febbraio 2023
“Colpa dei genitori irresponsabili” . Bufera su Piantedosi: disumano
Meloni alla Ue: “L’unico modo serio e umano è agire in fretta per fermare le partenze”. L’ira delle opposizioni e delle associazioni. La replica: strumentalizzazioni vergognose

«Fermatevi, veniamo a prendervi noi». Alle sette di sera, ospite a Parigi del collega Darmanin per il colloquio della riconciliazione tra i ministri dell’Interno di Italia e Francia dopo il caso Ocean Viking, un Matteo Piantedosi che non riesce a nascondere la sua irritazione, prova a mettere una pezza alle dichiarazioni delle ultime 24 ore che hanno scatenato sconcerto e indignazione.

Eccolo qui il «messaggio etico» che il ministro dell’Interno intende mandare, ad esempio, alle migliaia di famiglie siriane in fuga ormai da anni da guerra e devastazione o alle donne afghane che cercano scampo dal ritorno al medioevo talebano. E che cercano scampo rischiando la vita su un barcone perché sanno bene che nessuno andrà a prenderli.

Dieci anni fa, dopo il naufragio di Lampedusa, l’allora premier Enrico Letta istituì l’operazione Mare nostrum che salvò decine di migliaia di migranti. Oggi, davanti al secondo più grande naufragio della storia italiana, Giorgia Meloni scrive alla Ue chiedendo «che venga immediatamente reso concreto quello che abbiamo discusso nell’ultima riunione del Consiglio europeo». Perché — aggiunge d’accordo con il suo ministro — «l’unico modo per affrontare seriamente e con umanità questa materia è fermare le partenze».

È il mantra di Piantedosi declinato da domenica pomeriggio in vari modi: non dovevano partire, irresponsabile mettere donne e bambini su queste barche. Un j’accuse alle vittime del mare che gli è costato l’ennesima accusa di disumanità.

Lui, a Parigi, risponde attaccando: «Dispiace che in questo momento di vera e propria tragedia, di cui ho testimoniato la sensibilità mia e del governo a Cutro, ci sia un vergognoso livello di strumentalizzazione: è stata messa in discussione la mia posizione sulle partenze da fermare in relazione alla disperazione delle persone, ma questo è un governo» che ha già fatto delle cose concrete. Annuncia Piantedosi l’intenzione entro marzo «di svolgere missioni congiunte, io e il mio collega francese Darmanin, in Paesi che sono di fondamentale importanza come Tunisia e Libia».

Quanto a umanità, però, Piantedosi ha una valanga di accuse da fermare con le mani. Ci prova così: «Credo che tragedie come queste impongano un grande rispetto nei confronti delle vittime, una postura e scelte verbali adeguate da parte di chiunque, da parte soprattutto di chi ha incarichi di governo a partire dal sottoscritto.

Però trovo vergognoso che esista un livello così alto di strumentalizzazione di tragedie così grandi per mettere in discussione quelli che sono poi dei principi di cui si potrebbe poter discutere liberamente». Ma sono proprio le scelteverbali del ministro dell’Interno a scatenare l’indignazione della società civile, della Chiesa, delle Ong, delle opposizioni che lo chiamano a riferire in parlamento e qualcuno persino a dimettersi.

Dal «carico residuale » dello sbarco selettivo di Catania alla «vocazione alle partenze» dei migranti che trovano la morte in mare ce n’è abbastanza per accusare Piantedosi di «cinismo disumano », come fa la vicecapogruppo del M5S al Senato Alessandra Maiorino.

Ma sono in tanti a non perdonare al ministro dell’Interno la frase: «La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli ». «Parole indegne dette con una prosopopea insopportabile», dice Carlo Calenda mentre il neosegretario di +Europa Riccardo Magi aggiunge: «C’è da inorridire alle parole di Piantedosi che non sa dire altro, di fronte a una tragedia come quella di Crotone, che bisogna bloccare gli sbarchi».

Parole «scandalose», dice il segretario dei Verdi Angelo Bonelli: «Un misto di cinismo e assenza di rispetto. Provo vergogna io per lui che le ha pronunciate». Parla anche la neosegretaria del Pd Elly Schlein che a Piantedosi rimprovera ben altro: «Una strage che pesa sulle coscienze di chi pochi giorni fa ha approvato un decreto che impedisce i salvataggi in mare quando occorrerebbero vie legali di ingresso in Europa».

 

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