Mourinho espulso furia contro il quarto uomo

Luca Valdiserri Corriere della Sera 2 marzo 2023
Mourinho espulso furia contro il quarto uomo in Cremonese-Roma: «Vorrei denunciarlo»
L’allenatore portoghese è stato espulso su segnalazione del quarto uomo: «Non ha avuto l’onestà di dire come mi ha trattato. Voglio l’audio. È di Torino, domenica giochiamo contro la Juve e mi vuole fuori»

Mourinho espulso furia contro il quarto uomo in Cremonese-Roma: «Vorrei denunciarlo»
Fa più notizia la Cremonese che vince la prima partita del campionato (l’ultima in serie A era datata 31 marzo 1996, contro il Padova) o la sfuriata di Mourinho contro il quarto uomo, con il portoghese espulso che chiede la «prova audio» perché Serra, a suo dire, gli ha mancato di rispetto?

La scelta è difficile. Da un lato c’è la Cremonese che, se incontrasse sempre la Roma, sarebbe il Real Madrid. Ha vinto in Coppa Italia all’Olimpico, qualificandosi per la semifinale, e ieri si è ripetuta in casa, aprendo il sogno di una rimonta-salvezza che sarebbe storica.

Dall’altro lato ci sono parole di fuoco, furibonde anche per gli standard dello Special One che minaccia addirittura le vie legali: «Sono emotivo, ma non sono pazzo. E per arrivare alla reazione che ho avuto è perché qualcosa è successo. Devo capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale. Piccinini ha dato il rosso a me, perché lo ha chiesto il quarto uomo, che però non ha avuto l’onestà di dirgli anche cosa mi ha detto lui, come mi ha trattato. È quello che ha generato la mia reazione. Voglio capire se esiste l’audio. Non voglio entrare nel discorso che Serra è di Torino e la prossima la giochiamo contro la Juve, ma per la prima volta nella mia carriera qualcuno ha parlato con me in modo ingiustificabile e poi ha avuto un problema di memoria e ha dimenticato quello che aveva detto».

E la partita? Ballardini è stato coraggioso, cambiando modulo con un 3-4-3 che ha chiesto molto lavoro ai suoi attaccanti e molta corsa alla sua squadra. Molto bello il gol di Tsadjout, nel primo tempo, e decisivo il rigore tirato da Ciofani dopo che la Roma aveva pareggiato con Spinazzola, non segnava in campionato da 727 giorni.

Per raggiungere il pareggio, Mourinho aveva ordinato dalla tribuna 4 cambi tutti insieme (Abraham, Solbakken, El Shaarawy e Matic) più il cambio di modulo (4-2-3-1) con l’uscita di Kumbulla per Karsdorp. Sembrava che la Roma avesse ribaltato l’inerzia della partita e che il 2-1 fosse vicino. È arrivato invece, un po’ casuale ma in fondo meritato, il secondo gol della Cremonese, dopo che Rui Patricio aveva steso goffamente Okereke in area di rigore.

Ballardini vede il miracolo ma lo nasconde: «Da quando sono arrivato non ho mai guardato la classifica. Noi cerchiamo solo di fare grandi partite, poi vedremo. Per noi non è un bene guardare la classifica».

Mourinho, invece, sparge altre nubi nere su Trigoria: «La qualificazione in Champions League? Non ho questo obiettivo. Penso partita dopo partita». Con la sconfitta di Cremona la Roma, che poteva salire al secondo posto con Milan e Inter, è invece scivolata al quinto, dietro anche alla Lazio.

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