Clemente Pistilli La Repubblica 3 marzo 2023
Effetto Schlein sul Pd romano Morassut: “Ora una costituente per azzerare il partito delle tessere”
Effetto Schlein anche sul Pd di Roma. Il deputato dem Roberto Morassut, storico esponente del Partito democratico nella capitale, ha dichiarato ieri, rivolgendosi alla neosegretaria, che serve una « costituente romana, un congresso politico e non una conta di tessere». E il sindaco Roberto Gualtieri sta sempre meno sereno.
Morassut ha sostenuto che per «rifare» il Pd e «superare le pratiche di consorteria che lo hanno fino ad ora soffocato» ci sarà molto da lavorare. Specificando di essere convinto che in tal senso Elly Schlein non si risparmierà, ha affermato che nelle liste per l’Assemblea Nazionale l’unico collegio uninominale del centro sudche ha vinto sul campo, battendo la destra in periferia e non nella Ztl, non sarà presente con una sua espressione. « Sono stati esclusi militanti che combattono ogni giorno nei quartieri popolari e occupati dai Casamonica – ha dichiarato il deputato dem – solo perché non hanno mai fatto atti di fede a nessuna consorteria interna. Questo perché le consorterie si sono impossessate ancora una volta delle liste e le hanno fatte spartendosi di nuovo i postisenza tener conto di un minimo di rappresentanza democratica ed elettorale».
Morassut ha quindi aggiunto che, «se queste sono anche le premesse dei congressi di Roma e del Lazio del Pd » , c’è da esserne allarmati. L’incarico del segretario dem di Roma, Andrea Casu, è giù scaduto e il congresso è previsto per il prossimo aprile.
«Nei nostri territori – evidenzia sempre Morassut – serve una profonda discussione politica e un partito attivo, mentre è già ricominciata la carambola dei nomi senza politica e la lotta tra gruppi che porta al solito accordo senza politica per decidere le segreterie. Questo è inaccettabile » . Per lui la vicenda della lista perl’assemblea nazionale « non è un buon inizio».
Per quanto riguarda il congresso però si parla di Enzo Foschi come successore di Casu. Foschi, numero due del partito nel Lazio, con una lunga carriera iniziata nel Pci e che lo ha portato a sedere prima in consiglio comunale a Roma e poi in consiglio regionale, è soprattutto tra i sostenitori della Schlein. Se dovesse essere eletto lui nuovo segretario dem nella capitale verrebbe ancor più isolato il sindaco Roberto Gualtieri. Il primo cittadino ha sostenuto Stefano Bonaccini e si trova ora tra i perdenti all’interno del Pd. Con Foschi segretario e vista la posizione assunta da Morassut, la posizione del sindaco diventa difficile. Non è da escludere a questo punto che Gualtieri debba riconsiderare alcune scelte e riequilibrare la sua squadra per non rischiare di finire definitivamente all’angolo.