Riotta e altri atlantisti: Crosetto s’è fatto un think tank personale

Valeria Pacelli  il Fatto Quotidiano 6 marzo 2023
 
Riotta e altri atlantisti: Crosetto  s’è fatto un think tank personale    
 
NATO IL 21 FEBBRAIO Ne fanno parte giornalisti e prof. “I membri non  verranno pagati. L’obiettivo è di valorizzare la cultura della Difesa”

 

E alla fine Guido Crosetto  si fece un think tank  personale, un gruppo  di persone pronte ad  approfondire i temi della difesa.

Il ministro lo scorso 21 febbraio  ha infatti istituito un  “Comitato per lo sviluppo e la  valorizzazione della cultura  della Difesa”.

Ovviamente a  presiederlo è Crosetto stesso,  con altri 14 membri.

Il segretario  è Filippo Maria Grasso,  un passato in Pirelli e da anni a  capo delle relazioni istituzionali  di Leonardo, il colosso militare  controllato dallo Stato.

I  membri del Comitato invece  spaziano in vari settori.

Non  poteva mancare Gianni Riotta,  che molti ricordano anche  per un articolo pubblicato su  Repubblica dal titolo “Guerra  in Ucraina.

Destra, sinistra e  no Green Pass: identikit dei  putiniani d’Italia ” in cui elencava  una serie di soggetti che a  sua detta giustificavano le  mosse della Russia e che su Twitter  ha sempre una particolare  attenzione per Il Fatto, come  quando scriveva: “Fatt o-  Tass e Travaglio riattaccano  Calenda Letta e me confermando  la loro linea Putinversteher  filorussa del primo  giorno”.

A FARGLI COMPAGNIA ci sarà  anche Angelo Panebianco, editorialista  che qualche tempo  fa sulle colonne del Corriere  della Sera in un articolo dal titolo  “Quelli che in Italia tifano  per Putin” scriveva: “Fra i nemici  dell’alleanza occidentale,  forse solo i 5 Stelle assumeranno  una posizione chiara, esplicita,  pro-Putin.

Soprattutto  se, nel confronto elettorale, avrà  un ruolo di rilievo Alessandro  Di Battista”.

Alla fine il  ruolo di rilievo Di Battista non  lo ha voluto avere e i 5 stelle  non hanno assunto posizioni  esplicite pro-Putin.

Scorrendo la lista dei membri  di questo nuovo think tank  della Difesa poi ci sono: Giu –  lio Anselmi, presidente  dell ’agenzia di stampa An sa ,  lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco  (voce che fa stecca nel  coro filo-Nato), Anna Coliva,  storica d’arte per 25 anni alla  guida della Galleria borghese  di Roma prima come ispettore  storico dell’Arte, poi funzionario  delegato alla direzione  del museo e dal 2016 direttore  generale.

Ci sono anche il direttore  del Sole 24 Ore Fabio  Tamburini e Pier Domenico  Garrone “consigliere del ministro  per le tematiche correlate  alla comunicazione istituzionale  e le strategie per valorizzare  la cultura della difesa”,  si legge nel decreto del 21 febbraio.

E poi c’è il mondo delle  università: Michèle Roberta  Lavagna, ordinaria al Politecnico  di Milano, dipartimento        di scienze e tecnologie aerospaziali;  Vittorio Emanuele  Pa rsi , ordinario di relazioni  internazionali a Scienze Politiche  dell’Università Cattolica  del Sacro Cuore e cultore  dell ’atlantismo più spinto e  Antonio Zoccoli, professore  ordinario all’università di Bologna  e presidente dell’Associazione  Big Data.

E infine ci sono anche  Giancarlo Leone (fig li o  dell ’ex presidente della Repubblica),  presidente dell’associazione produttori televisivi  e Angelo Maria Petroni, in  passato membro del cda della  Rai (dal 2003 al 2012) e editorialista  del Wall Street Journal  Europe e de Il Sole 24 Ore, dal  2007 Segretario generale Aspen  Institute, uno dei più  prestigiosi think tank ameri –  cani il cui distaccamento italiano  è presieduto da Giulio  Tremonti e che dal 2021 ha tra  i soci anche colei che di lì a po-    co sarebbe diventata la premier,  Giorgia Meloni.

MA A COSA servirà questo nuovo  Comitato? Cosa faranno  concretamente i membri che  ne fanno parte? Spiega al Fat –  to una fonte della Difesa:  “Spesso si pensa che la Difesa  sia solo forze armate, ma non è  così.

L’idea è che il mondo della  Difesa riguarda tecnologia,  industria, cultura, geopolitica.

Si organizzeranno seminari,  incontri, si elaboreranno  documenti, direttive e proposte  che verranno comunicate  al ministro.

E sia chiaro, i  membri del Comitato lo fanno  tutti gratis e con un approccio  totalmente indipendente”.

Non sono infatti previsti emolumenti  e rimborsi spese.

Insomma  un gruppo di pensiero  personale di Crosetto.

 

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