Marina de Ghantuz Cubbe La Repubblica 7 marzo 2023
La Schlein frena,i Verdi attaccano. Inceneritore sotto tiro
A Rai 3 la neo segretaria ha detto di voler parlare del termovalorizzatore con i primi cittadini contrari. Nuovo impianto a rischio
La segretaria del Pd Elly Schlein ci ascolti e ascolti i sindaci del Pd contrari all’inceneritore affinché venga riconsiderata la scelta di realizzare l’impianto » . Europa Verde torna all’attacco: i portavoce nazionali Angelo Bonelli e Eleonora Evi nonché il capogruppo alla Camera di Alleanza Verdi e Sinistra Filiberto Zaratti, lanciano un appello alla nuova leader dem. E lo fanno su un tema cruciale e divisivo allo stesso tempo: il termovalorizzatore di Santa Palomba.
Ripudiato dal M5s, cui Schlein guarda per costruire un’opposizione al governo Meloni, contrastato da Europa Verde che è alleato del Pd ma ha sempre definito quella dell’incenerimento una tecnologia superata e non in linea con i dettami europei. Non voluto dai sindaci dem che governano a Sud di Roma. Una grana per la segretaria che, tra l’altro, tifa per l’economia circolare e si è aggiudicata la leadership del Pd anche parlando di transizione ecologica.
Ospite del programma Che tempo che fa su Rai 3, domenica scorsa ha detto che sul termovalorizzatore « ci confronteremo con i nostri amministratori locali sulla base del lavoro che stanno facendo dappertutto. Sicuramente su alcuni temi chiederemo maggiore impegno». Rispetto a un anno fa, quando l’ex segretario Enrico Letta diceva di « condividere e apprezzare la decisione di Gualtieri», la musica è cambiata. Dalle parole di Schlein sparisce la formula: « Roma ne ha bisogno » . Il metodo annunciato è quello dell’ascolto degli amministratori locali: non solo di Gualtieri che è commissario di governo, ma anche dei dem alla guida di Albano Laziale, Frascati, Ciampino, Genzano di Roma, Grottaferrata, Roccapriora solo per citare alcuni dei venti sindaci che qualche giorno fa hanno scritto al primo cittadino di Roma.
Anche alla luce delle forti preoccupazioni da loro espresse nella missiva, Bonelli e Zaratti hanno chiesto in una interrogazione alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e ai ministri Pichetto Fratin e Calderoli che il governo «intervenga sul Commissario straordinario Gualtieri affinché venga riconsiderata la scelta di realizzare un inceneritore per il trattamento di 600 mila tonnellate per anno di rifiuti, in contrasto con le previsioni del Piano Regionale del Lazio». Intanto Evi, che con Schlein ha lavorato all’Europarlamento e che l’ha sostenuta alle primarie del Pd confida nel fatto che la segretaria « in virtù delle battaglie ecologiste portate avanti anche a livello europeo si muova concretamente sul termovalorizzatore, se il nuovo corso del Pd deve essere ambientalista, ora è il momento di lanciare un segnale forte con gesti concreti » . Pur avendo sostenuto Gualtieri in campagna elettorale « e rimanendo al suo fianco in Campidoglio, su questa battaglia non arretriamo di un millimetro, la nostra proposta di mettere in piedi un tavolo di esperti a livello nazionale è ancora valida».
Proprio in Campidoglio, durante una commissione Ambiente, ieri è stato il capogruppo di Ev Nando Bonessio a lanciarsi di nuovo contro il termovalorizzatore, ricordando che « l’incenerimento è l’antitesi dell’economia circolare e che si tratta di una scorciatoia per andare a bruciare materiale che potrebbe essere recuperato» . Un intervento che ha suscitato l’ironia del consigliere della lista civica Calenda Francesco Carpano. «Non sapevamo che Bonessio facesse parte dell’opposizione » . La battaglia di EV però, è solo all’inizio.