Raffaella De Santis La Repubblica 8 marzo 2023
Levenstein “Mi citano tutte ma solo la segretaria dem ha capito il mio messaggio”
Intervista all’autrice di “Non ci hanno visto arrivare”
La femminista americana Lisa Levenstein è diventata nel giro di pochi giorni la più citata dalla politica italiana, a sinistra e poi anche a destra. Prima Elly Schlein neo-incoronata segretaria Pd:
«Anche stavolta non ci hanno visto arrivare», poi ieri Giorgia Meloni: «Il fatto di essere sottovalutate è un grande vantaggio, perché spesso non ti vedono arrivare».
Ma che pensa Levenstein, autrice del saggio They Didn’t See Us Coming, di tutto questo?
A Repubblica, rispondendo da Greensboro (North Carolina) dove vive e insegna all’università, spiega perché Giorgia Meloni l’ha fraintesa: «Non è quello che ho detto».
E qual è il senso del suo saggio?
«Potremmo chiederci come mai Giorgia Meloni pensi che sia un vantaggio manovrare dietro le quinte, fuori dagli occhi del pubblico, senza essere visti. Non è certo quello che le femministe degli anni ’90 e di oggi si sforzavano di ottenere. E non è quello a cui si riferiva Elly Schlein citando il titolo del mio libro».
La segretezza come strategia?
«La segretezza può essere pericolosa. Non sorprende che le due leader abbiano usato il libro in modi tanto diversi. Da una parte Schlein che conquella citazione allude al movimento che l’ha sostenuta, dall’altra Meloni che invece parla di sé stessa come singola donna».
Quanto è importante per le donne conquistare il potere?
«È un bene per la società vedere che le donne possono essere capaci quanto gli uomini nel guidare partiti e nel ricoprire cariche elettive. Ma ibenefici sono superati dagli aspetti negativi, quando politici come Giorgia Meloni sostengono politiche anti-femministe che in realtà nuocciono alle donne e alle famiglie».
Ha avuto modo di seguire Elly Schlein, che idea se n’è fatta?
«Vedo la sua vittoria come una pietra miliare da cui le femministe statunitensi possono trarre insegnamento nel tentativo di dare a un maggior numero di donne la possibilità di assumere posizioni di leadership nel nostro paese e nel mondo. Schlein è in linea con l’orientamento internazionale del movimento femminista».
