Bersani D’Alema e Speranza di nuovo nel Pd. E articolo uno?

Tommaso Labate Corriere della Sera 12 marzo 2023
Articolo 1 e gli ex del Pd che tornano (ma dicono di no). E D’Alema segue la linea di Speranza
Articolo 1 aderirà ai dem: ora non è più il partito di Renzi. Tra un mese l’assemblea che sancirà la trasformazione della «cosa» da «partito» ad «associazione»

 

«Seguirò la linea che ci darà il compagno Speranza», continua a ripetere in privato Massimo D’Alema tutte le volte che gli chiedono quando la tessera del Pd , di quel partito che anni fa aveva definito «un amalgama mal riuscito», tornerà a farsi largo nel suo portafogli. E per non anticipare che la risposta sarà «presto» — come in quelle serie dal finale abbastanza scontato che però non meritano di essere spoilerate — eccola la linea di Roberto Speranza, che nell’ultima direzione nazionale di Articolo 1 fissa l’orizzonte politico dell’adesione al Pd che nei fatti c’è già, indica con l’indice il sol dell’avvenire che è ormai a un passo.

Alle otto di venerdì sera, il segretario accende la webcam del suo computer. Una dopo l’altra, decine di altre webcam illuminano altrettanti volti, quelli dei componenti della direzione di Articolo 1 che si collegano via Zoom. La relazione di Speranza mette l’accento su un punto, e cioè che «non è giusto dire che questo è il nostro ritorno nel Pd, ritorno non è la parola corretta». Il ragionamento dell’ex ministro è che «non ritorniamo, anzi, andiamo tutti insieme in un nuovo Pd. C’è qualcuno di voi che può sostenere che questo Pd è il Pd di Renzi, quello da cui siamo andati via?». Dalle webcam, decine di volti fanno no con la testa. «La nostra adesione — è l’argomentazione del leader — è a un nuovo partito. E che il Pd sia nuovo lo dimostrano le sue due nuove costituzioni, una formale e l’altra materiale. La costituzione formale è quella del 21 gennaio, il giorno della firma sul nuovo manifesto dei valori. Quella materiale è stata idealmente sottoscritta il 26 febbraio, quando questo è diventato il Pd a guida Elly Schlein».

Il percorso è tracciato. Anche se nella testa di Speranza, che per tradizione e vocazione personali rimane affezionato alla regola aurea secondo cui in politica la forma è sostanza, ci sono ancora dei passaggi da fare. Dei tredicimila iscritti ad Articolo 1, novemila (tra cui Speranza) hanno sfruttato la possibilità di pre-aderire al Pd un mese fa e votato al congresso nei circoli per Elly Schlein (salvo qualche eccezione pro Gianni Cuperlo), garantendo alla futura segretaria quasi un sesto dei consensi ottenuti nella prima fase delle assise; degli altri quattromila, alcuni (tra cui Pier Luigi Bersani) si sono presentati ai gazebo per votare Schlein mentre altri (tra cui D’Alema) sono rimasti a casa.

Per tenere tutti assieme, e sperare di accompagnare dentro il Pd anche gli ultimi recalcitranti, l’ex ministro della Salute ottiene dalla direzione il mandato per convocare un’assemblea nazionale di Articolo 1 tra un mese, che sancirà la trasformazione della «cosa» da «partito» ad «associazione». Più tempo per spiegare e per spiegarsi, per chiarire e per chiarirsi, per mettere a verbale la smentita all’accusa di volere creare una nuova corrente («Non sarà così») e per cementare quel rapporto con la neo-segretaria Schlein, che potrebbe accogliere nella sua segreteria qualche elemento che viene da Articolo 1.

Nel pacchetto di mischia guidato da Speranza si celebra il nuovo inizio. «La verità è che abbiamo avuto ragione noi», argomenta spesso Arturo Scotto. «Eravamo usciti dal Pd perché non era il partito che volevamo. Siamo in questo Pd perché è quel partito che volevamo già allora, un Pd del lavoro, dalla parte degli ultimi». È la stessa tesi di Nico Stumpo, uomo-macchina del Pd bersaniano del 2009, che accarezza la nuova tessera. La stessa di Pier Luigi Bersani, il primo degli ex segretari del Pd che sono usciti e che ora ritornano. E, in fondo, molto presto, magari in silenzio e lontano dalle telecamere, la stessa tesi che spingerà D’Alema a sottoscrivere quel piccolo rettangolino di carta plastificata che sembrava aver stracciato per sempre. Forse.

 

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