Enrico Currò La Repubblica 14 marzo 2023
Milan avanti piano dietro al Napoli nessuno vince più
I rossoneri pagano l’impresa di Londra: fermati dalla Salernitana Pioli fallisce l’aggancio al secondo posto e resta alle spalle della Lazio
Ormai la corsa per i tre posti residui della prossima Champions sembra una vecchia gara di pistard tra surplace e scatti, con l’incognita aggiuntiva della Juventus pronta a tornare nel velodromo. L’inchiodata del Milan con la Salernitana, dopo quella secca con la Fiorentina, ingarbuglia ancora di più la situazione: niente aggancio all’Inter al secondo posto. Restano tutti intruppati, dietro l’imprendibile Napoli: qualcuno alla fine cadrà per forza in Europa League. I campioni d’Italia hanno la scusante parziale della stanchezza nervosa e fisica per l’impresa di Londra col Tottenham. Pioli ha scelto di schierare quasi tutti gli eroi del New White Hart Lane, con l’eccezione obbligata dell’infortunato Messias e quella tattica di Tonali, rimpiazzato da Bennacer.
Lo hanno tradito in molti, a cominciare da Bennacer stesso, insolitamente impreciso, e da Leao e Diaz. Ma il più colpevole è stato uno tra i migliori della gloriosa serata londinese: Thiaw, che il ct della Germania giudica ancora troppo acerbo. Per concedere una pausa a Rüdiger, Flick è intenzionato a convocare in Nazionale il giovane del Southampton Bella-Kotchap enon il milanista. Contro la motivatissima Salernitana ha in effetti funzionato maluccio la difesa. Non di solo attacco vive il Milan, da quando la linea a tre ne ha aggiustato gli scompensi numerici in copertura ed è diventato prioritario l’obiettivo di mantenere immacolata la porta, centrato in 5 delle ultime 6 partite prima di questa. Solo che stavolta la squadra ha esagerato nelle pause, complici appunto la stanchezza per l’impresa di Londra e forse l’inconscio appagamento.
L’intermittenza offensiva è stata evidente e nel primo tempo Maignan è scampato al gol subìto solo grazie agli errori degli avversari al tiro. Paulo Sousa aveva ideato con successo il recupero del pallone in zona avanzatissima e così era nata l’azione del doppio pasticcio Bennacer-Maignan, con palla recapitata a Bohinen per l’appoggio a Kastanos, capace di sparacchiare fuori a porta vuota.
Più tardi Dia, scappato via a Thiaw, si era lasciato disarmare da Maignan in versione stopper e l’1-0 di Giroud a un soffio dall’intervallo, di testa su corner di Bennacer, era parso il contrappasso.
Invece la Salernitana nella ripresa non ha smesso di osare, con l’ex centravanti milanista Piatek aggiunto ad hoc, anche se una percussione di Bennacer ha indotto i campioni d’Italia a illudersi che il 2-0 fosse possibile e li ha consegnati, del tutto scoperti, al fatale contropiede chiuso dal tocco rasoterra di Dia su assist di Bradaric.
Tra gli eventi successivi vanno annotati sia l’ammonizione di Giroud, che con una cintura gratuita ha meritato il giallo e salterà l’Udinese invece del duello col Napoli, sia il rigore dato e tolto al video da La Penna a Bennacer, che si era lasciato cadere per una spintarella di Bradaric, sia il triplice ingresso di Ibrahimovic, Giroud e De Ketealare.
Lo svedese ha cominciato a incidere e ha fornito a Origi la sponda per il tocco ravvicinatissimo, che il trentasettenne portiere messicano ha annullato con la stessa disinvoltura con la quale avrebbe salvato sul redivivo Florenzi e su Ibra stesso. Ma anche la Salernitana si è divorata un contropiede con Piatek, sul quale Maignan ha inoltre dovuto esibire una parata delle sue. Va infine rilevato che Cardinale, il proprietario americano del Milan, continua a fare cadere ogni velo sugli intenti di RedBird: «Non sapevo che il Milan fosse il secondo club per Champions League vinte dopo il Real. Mi piacerebbe vincere lo scudetto e la Champions ogni anno, ma il nostro compito è ottenere un ritorno da questo investimento».