Il golpe Travagliato in atto contro Conte da febbraio 2021

Marco Travaglio il Fatto Quotidiano 1 luglio 2022
Il nemico pubblico n.1

 

Le telefonate e i messaggini del premier Draghi a Grillo per istigarlo a far fuori Conte da leader dei 5Stelle in barba ai due plebisciti fra gli iscritti, rivelati da Grillo a De Masi, a Conte e ad alcuni deputati, svelano la natura intrinsecamente e doppiamente golpista dell’operazione che nel febbraio 2021 ci regalò questo governo.

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Centristi al telefono, i veti incrociati restano un problema

Tommaso Labate Corriere della Sera 29 giugno 2022
Il centro (per ora) si fa al telefono: tutte le chiamate tra i «tessitori»
La catena di Sant’Antonio da Mastella a Renzi, da Brugnaro a Di Maio
«Nei prossimi giorni, tra le altre cose, devo risentire al telefono il sindaco Sala», diceva in privato Luigi Di Maio giovedì scorso, all’atto di fornire agli ultimi arrivati di Insieme per il futuro qualche delucidazione aggiuntiva sui suoi piani futuri. Più o meno nelle stesse ore, nella saletta ospiti di Porta a porta , il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro scaldava l’ugola nell’attesa di sottoporsi alle domande di Bruno Vespa, declamando di fronte ai presenti, ad alta voce, che «io per mia natura parlo sempre con tutti, figuriamoci se non parlo anche con Di Maio…».

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Sul voto, il vuoto degli schieramenti, l’autunno in Sicilia, e poi il Commissario Draghi

Francesco Verderami Corriere della Sera 27 giugno 2022
Comunali, coalizioni a pezzi ma (per ora) non cambia l’agenda del governo
Le difficoltà degli schieramenti e delle forze politiche potrebbero però incidere sul timing dell’esecutivo rendendo più accidentato l’ultimo percorso di legislatura

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TWEET: NON CI SONO PIU’ SCUSE PER NON VOTARE

Abbiamo vissuto 4 anni spericolati, all’indomani del voto del 2018 e dopo la costituzione del governo Conte Salvini Di Maio, davvero stavamo per vivere un’avventura spericolata peggio di quella che avevamo temuto all’indomani del marzo 1994.

Ed in effetti ne abbiamo viste di tutti i colori, inutile elencarle, ma le tragedie non sono derivate dalla politica interna, ma dagli eventi esterni ad essa: la pandemia e la guerra. leggi tutto

Di Maio andrebbe spernacchiato per le cose che ha detto

Calenda a Omnibus la7 interviene per dire cos’è il suo terzo polo, che non è il centro di Di Maio e non è proprio il centro, che in Italia è la forza che vuole solo fare l’ago della bilancia. Il terzo Polo invce è un progetto politico che non sta nè con la destra nè con la sinistra. E fin qui ci siamo. Lapidario invece il giudizio su Di Maio: per le cose che fin qui ha detto andrebbe spernacchiato. Più comprensivo il giudizio su Renzi. Incoerente tra il dire e il fare, fin qui ha sbagliato

Non ci credi, vero? Guarda il filmato allora

La Madonna della Seggiola spera nell’angelo Calenda

Tommaso Labate Corriere della Sera 23 giugno 2022

 

Di Maio apre i lavori al centro: il dialogo con i sindaci (e l’incognita di Calenda)

 

Il progetto del ministro degli Esteri guarda all’area progressista di Sala e a quella moderata, con Brugnaro possibile pontiere. Ma la collocazione dipenderà anche dalle mosse dei 5 Stelle

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L’arma tattica del pacifismo nelle beghe interne dei cinque stelle

Angela Azzaro il Riformista 21 Giugno 2022

 

Così i grillini hanno trasformato il pacifismo in burletta

 

Alla lunga lista di danni provocati dai Cinque stelle in questi anni c’è da aggiungere anche questo: aver trasformato una questione serissima come l’invio o meno delle armi in Ucraina in una farsa ad uso interno.

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