Bruxelles, la città crocevia di agenti segreti. Attenti ai bar

Francesco Grignetti , Francesca Sforza La Stampa 16 dicembre 2022
Bruxelles, la città delle spie: “Attenti quando parlate in bar e ristoranti”
La città è un crocevia di agenti segreti. Quella missione del Copasir in Belgio

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L’ Europa è divisa, la Germania va da sè, la Francia che farà?

 

Francesca Sforza La Stampa 4 ottobre 2022
 
Il tradimento della Germania
 
Proprio quando le lamentele sull’Europa in cui ognuno si fa i fatti suoi sembravano affievolirsi, ed era finalmente diventato più chiaro a tutti, grazie agli sforzi messi in campo per la pandemia con i fondi stanziati per il Pnrr, che nessuno può farcela da solo, mentre insieme diventa possibile, ecco che gli stati membri tornano a dividersi.

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La telefonata di Macron resta isolata, Erdogan? Xi? L’attesa delle scelte di Putin

Francesca Sforza La Stampa 13 Settembre 2022

 

Guerra Russia-Ucraina: chi sta vincendo?
Armi americane, più reclute e meglio addestrate, uso di satelliti e Intelligence. Così Zelensky ha ribaltato le sorti del conflitto. Putin isolato può ancora reagire

 

Il sistema di Putin scricchiola dalle fondamenta, e il problema è capire dove finiranno tutti i pezzi nel caso in cui vada giù in modo ineluttabile, e chi ne sarà maggiormente colpito.

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Macron riapre il telefono con Mosca, bisogna parlare con Putin  

Francesca Sforza La Stampa 12 Settembre 2022
 
Macron riapre i canali con Putin, “Scongiurare l’incubo nucleare”
Il presidente francese chiama il capo del Cremlino: via le armi da Zaporizhzhia. Lavrov non chiude ai negoziati con Kiev: «Ma più si rinviano più saranno difficili»

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D’Alema: “L’Occidente non lo aiutò, preferì il capitalismo selvaggio di Eltsin”

Francesca Sforza La Stampa 01 Settembre 2022
Massimo D’Alema: “L’Occidente non ha aiutato Gorbaciov, gli effetti li paghiamo ora con Putin”
L’ex presidente del Consiglio: «Oggi come allora sbagliamo strategia con la Russia»

 

Lo chiama Mikhail Sergevic, e non sbaglia neanche una pronuncia russa, Massimo D’Alema, nel ricordare l’esperienza politica di Gorbaciov e di quella breve stagione di speranze riformiste. Senza perdere di vista, anche nel giorno della celebrazione e della retorica sul padre della perestroijka, il disegno politico sottostante: «L’Occidente non lo aiutò, e il prezzo di quella mancanza di generosità da parte di chi comunque aveva vinto lo paghiamo ancora adesso».

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