Claudio Tito Repubblica 1 Giugno 2022
La tela di Erdogan per arrivare ad agosto al cessate il fuoco
What are we fighting for?, per che cosa stiamo combattendo?, era un opuscolo americano, al tempo della Seconda guerra mondiale. Ma viene da chiederselo anche oggi: è tipico infatti della guerra che gli eventi eludano le intenzioni, che sfuggano al controllo, costringendo a sempre nuovi interrogativi. leggi tutto
La Germania è troppo impegnata a fare i conti con le sue connivenze passate con la Russia per esercitare una leadership nella crisi ucraina, la Francia è zavorrata dalle scadenze elettorali (prima le presidenziali, ora le legislative) e dall’ambizione del presidente Emmanuel Macron di essere il grande mediatore, l’interlocutore di Vladimir Putin con cui parla spesso. La Spagna non è pervenuta, la Gran Bretagna è fuori dall’Unione e impegnata a cercarsi un ruolo. leggi tutto
Ne ha per gli americani – «Draghi dovrebbe dire a Biden di non esasperare i toni» – e per i Cinque stelle, «perché arriva un momento in cui bisogna fermarsi, se no i governi cadono». Ma Graziano Delrio sferza anche questa «Europa assente e spettatrice. Perché Draghi, Macron, Scholz e Sanchez non si fanno promotori di una mediazione?». leggi tutto