Il giornalismo sportivo da Brera a Internet, visto da Mario Sconcerti

professionereporter 18 Dicembre 2022
Quando Sconcerti raccontava la scomparsa delle notizie dal giornalismo sportivo
Il 6 dicembre 2020, due anni e undici giorni prima di morire, Mario Sconcerti scrisse due pagine su La lettura del Corriere della Sera. Tema: com’è cambiato ili giornalismo sportivo negli ultimi cinquant’anni. E anche su com’è cambiato il giornalismo in generale. E com’è cambiato il mondo.

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Addio a Sconcerti il maestro che inventò lo sport di Repubblica

Emanuela Audisio La Repubblica 18 dicembre 2022
Addio a Sconcerti il maestro che inventò lo sport di Repubblica
Mario se n’è andato a dicembre, a pochi giorni dall’anniversario di Brera (30 anni, domani) e alla stessa età di Mura, 74. Era la sua squadra, era stato lui a volerli, lui era il ct. Questo giornale deve a Sconcerti l’invenzione dello sport di Repubblica e tanto altro.

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Mario Sconcerti, addio al fuoriclasse del giornalismo

Daniele Dallera Corriere della Sera 18 dicembre 2022
Mario Sconcerti, addio al fuoriclasse del giornalismo
Giovedì mattina lo avevamo sentito confortato. «Daniele mi spiace stare lontano dal giornale e dal Mondiale, guarda che domani mi portano il computer e ho un’idea, per un pezzo…». L’idea come sempre era vincente e il pezzo sarebbe stato come sempre importante.

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Germania e Belgio fuori a sorpresa, nel mondiale delle mischie e di grandi stanche

Mario Sconcerti Corriere della Sera 2 dicembre 2022
L’analisi di Sconcerti: Germania scuola stanca, il rischio Spagna. Le mischie al posto della qualità
Non c’è un risultato scontato, una partita banale. Poche sanno diventare belle, ma tutte restano indecifrabili fino alla fine. Credo sia giusto accontentarsi

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L’analisi di Sconcerti: «Messi e Neymar, in Qatar la fantasia del Sudamerica»

Mario Sconcerti Corriere della Sera 20 novembre 2022
L’analisi di Sconcerti sul Mondiale: «Messi e Neymar, in Qatar la fantasia del Sudamerica»
Molte sono le squadre favorite, Brasile e Argentina non vincono da troppo tempo e il talento può valere più della tattica. Il giocatore più determinante sarà Mbappè

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