Un’italiana ( tra Milan Inter e Napoli) verso la finale, battere il Benfica

Emanuele Gamba La Repubblica 18 marzo 2023
Un’italiana verso la finale l’unica insidia è il Benfica
Il sorteggio favorevole.Nei quarti il derby, Milan-Napoli. L’Inter va a Lisbona. I 4 club più ricchi sono dall’altra parte del tabellone. Europa League: sorride la Roma più della Juve


Il senso è questo: ci sono tre italiane nel gruppetto di quattro squadre da cui uscirà una finalista di Champions. E ci sono elevate probabilità di vederne una il 10 giugno a Istanbul, molto più di quante se ne potessero immaginare a settembre, quando il torneo cominciò senza che nessuna delle nostre partisse in prima fila, ma neanche in seconda o in terza.

Risalendo posizioni e ribaltando pronostici, Milan, Inter e Napoli si sono invece meritate questo sorteggio che spalanca porte e trasforma illusioni in speranze: cade, è vero, l’eventualità chimerica di una finale tutta italiana (sarebbe stata una sregolata utopia) mentre è assai rassicurante l’idea di avere sicuramente una semifinalista.

È andato tutto bene, così bene che non avrebbe potuto andar meglio. Forse sarebbe stato preferibile trovarsi tra i piedi il Chelsea, che ha maggiori fragilità del Benfica (che rimane, insieme a Napoli e City, la squadra che finora ha espresso il calcio migliore) ma anche un potenziale nettamente superiore: prima o poi uscirà dalla crisi, con tutti i campioni che ha, meglio non verificarlo di persona.

Applicando come parametro la disponibilità economica, è successo che le quattro società più ricche (nell’ordine City, Real, Bayern e Chelsea) siano finite da una parte del tabellone e quelle meno (Inter, Milan, Benfica, Napoli) dall’altra: il fatturato è un dato oggettivo che misura con precisione la benevolenza del sorteggio. Il Benfica non è in ogni caso il vaso di coccio nella morsa della Serie A: è la squadra che ha segnato più gol dopo il Napoli e presentato la vera rivelazione del torneo, l’incredibile fantasista Rafa Silva.

Però a gennaio ha perso il suo perno di centrocampo, Enzo Fernandez (finito proprio al Chelsea), e all’andata non avrà lo squalificato Otamendi: è più vulnerabile di quanto lo fosse a dicembre.
Europa League e Conference

In Europa League è andata invece meno bene alla Juventus, teorica numero 2 di un tabellone che vede in testa lo United, al terzo posto la Roma e al quarto lo Sporting e il Bayer. I portoghesi sono un gradino sotto rispetto a Porto e Benfica, perlomeno a livello di individualità, ma sono pericolosi assai, e comunque i bianconeri dovrebbero poi imbattersi nei Red Devils in semifinale.

Più agevole il possibile cammino della Roma, tant’è che per il momento la preoccupazione principale riguarda l’ordine pubblico: il sindaco Gualtieri ha chiesto al ministro Piantedosi di vietare la trasferta romana ai tifosi del Feyenoord.

Il Viminale è già in allerta per il pericolo di scontri nel derby capitolino di domani, ma ancheper il rischio di vendette ultrà dopo gli incidenti di Napoli-Eintracht e, ancora, per la calata di almeno duemila inglesi per Italia-Inghilterra, giovedì sempre a Napoli, qualificazioni a Euro 2024.

In Conference, infine, la Fiorentina, abbinata al Lech Poznan, ha la strada spianata verso la finale: è forse quella la coppa su misura per noi?

 

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