“Il Tempo” da Bonifaci ad Angelucci

AffariItaliani.it Venerdì, 19 giugno 2015

Il Tempo agli Angelucci per 15 milioni. Libero in vendita

La famiglia Angelucci, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, ha chiuso l’acquisto del quotidiano Il Tempo per 15 milioni. Si cerca un acquirente per Libero

La famiglia Angelucci ha chiuso l’acquisto del quotidiano Il Tempo. Il passaggio formale di proprietà avverrà a settembre e innescherà un piccolo domino editoriale che coinvolgerà il giornale di famiglia, Libero.

Il prezzo dell’operazione è da saldo: 15 milioni di euro, accompagnati da un altro punto in favore diegli Angelucci: i re delle cliniche private italiane non si faranno carico dell’intero debito del giornale, che sarà diviso tra acquirente e attuale proprietario, Domenico Bonifaci.

Il Tempo è alle prese con una forte ristrutturazione aziendale, ma negli ultimi mesi ha avuto un sussulto che ha riportato il giornale a quote 38 mila copie. Per Bonifaci si tratta di una perdita secca: nel 1996 ha acquistato il quotidiano da Francesco Gaetano Caltagirone per 70 miliardi di lire.

Da una parte, quindi, il prezzo è conveniente. Dall’altro, a fronte di un diffusione di poco inferiore, c’è una struttura più leggera rispetto a Libero, che ha una redazione e una direzione economicamente ben più pesanti. Gli Angelucci stanno cercando un acquirente a cui cedere il quotidiano. A questo punto, per il giornale si aprono due strade: l’arrivo di un cavaliere bianco che rilevi l’intera struttura oppure un progressivo svuotamente della redazione. La prima opzione resta la più valida, anche perché la famiglia Angelucci non pare essere orientata a fare stravizi per firme di peso. Una strategia conservativa, indicata anche dalla volontà di confermare l’attuale direttore Gian Marco Chiocci. Mentre non c’è ancora il nome del manager che guiderà il giornale.

Il Tempo è la sesta esperienza della famiglia Angelucci nella stampa quotidiana. Nel 1998 l’esordio con il 24,5% dell’Unità. Poi è stata la volta di Riformista, Libero, Corriere dell’Umbria e Gazzetta del Mezzogiorno. Adesso il ritorno a Roma, letteralmente (la sede del giornale è in Piazza Colonna e guarda Palazzo Chigi) a due passi dalle stanze del potere politico.

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