Milan alla resa dei conti. su Pioli l’ombra di Conte e RedBird

Enrico Currò La Repubblica 7 febbraio 2023
Milan alla resa dei conti RedBird guarda al bilancio su Pioli l’ombra di Conte
De Zerbi e il tecnico del Tottenham sono alternative costose La proprietà può chiudere il contenzioso con l’ex presidente Li

Tra una settimana, negli ottavi di Champions col Tottenham, Pioli caduto in disgrazia incrocerà Conte, che ha appena battuto in contumacia (era convalescente per l’operazione alla cistifellea) il City di Guardiola.

All’ex ct i veggenti del mercato profetizzano lo stesso percorso di Trapattoni: le panchine di Juventus, Inter e Milan nel curriculum. Ma il vaticinio si scontra con l’attuale stipendio di Conte — 17 milioni di euro l’anno, secondo la stampa inglese — e con l’allergia dei proprietari americani del Milan a questo genere di spese.

Sia Gerry Cardinale con la sua RedBird sia il fondo Elliott, che gli ha prestato la metà dei soldi per l’acquisizione del club, non derogano alle priorità finanziarie, il che ostacola anche l’ipotesi De Zerbi, tecnico del Brighton sesto in Premier League con un ingaggio annuo di 5 milioni netti per 4 stagioni più 2 per lo staff. Perdura il silenzio da New York di Cardinale (non è più sicuro che presenzi alla partita col Tottenham) e da Milano di Furlani, l’ad ex Elliott.

Trapelano solo notizie finanziarie e giudiziarie: la semestrale di marzo dovrebbe fare registrare un utile, come nel 2022, e la questione del sequestro temporaneo in Lussemburgo di 364 milioni al fondo dei Singer, chiesto dall’expresidente Yonghong Li, dovrebbe risolversi con un accordo.

Ma i tifosi sono interessati alla vicenda Pioli. Passato in meno di un mese da guru dello scudetto ad allenatore contestato (13 gol incassati e soli 2 segnati nelle 4 sconfitte consecutive), attende preoccupato il Tottenham con lo scomodo intermezzo di venerdì col Torino di Juric, che avvista la zona coppe.

Dalla zona Champions il Milan è fuori e Pioli viene accusato di avere sbagliato tutto: dalle sostituzioni di Bennacer, Saelemaekers e Giroud con la Roma (che rimontò fino al 2-2) alle due esclusioni di Leao col Sassuolo e nel secondo derby perso, dove l’abiura dell’offensivismo è costata cara. Difendono l’allenatore Maldini e Massara: il fatale 3-5-2 attendista del primo tempo con l’Inter va visto come segno di realismo.

Restano però evidenti la tensione di Leao, prigioniero del tormentone rinnovo col peso della sanzione di 19 milioni da versare allo Sporting Lisbona, e la constatazione che il mercato estivo, con i flop di Origi e De Ketelaere, è stato condizionato dai mancati affari Botman e Renato Sanches, troppo cari e finiti per questo al Newcastle e al Psg.

Entrambi giocavano nel Lille, l’ex club di Elliott, come Leao e Maignan, i due migliori colpi degli ultimi mercati rossoneri. Botman e Sanches sfumarono nei giorni in cui l’allora ad Gazidis chiudeva in extremis il sofferto rinnovo con Maldini e Massara fino a giugno 2024.

Il rapporto Elliott-Maldini non è mai decollato. Quello Cardinale- Maldini sembra migliore. Ma la nebbia sulla proprietà si estende al futuro dei protagonisti della difficile stagione: Pioli, Leao e Maldini stesso. Con un’aggravante: Ibrahimovic sembra aver perso il suo ruolo centrale nello spogliatoio.

 

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.