Ho spesso ignorato gli editoriali di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, ma ho letto che sarebbe un consigliere ascoltatissimo di Mario Draghi, addirittura sul tema delle nomine delle grandi aziende di Stato. Per cui, con sforzo, ho letto oggi l’articolo sul Corriere della Sera, sulle “Libertà ci rendono forti”, e di cui metto il link perché si possa provare l’emozione di leggerlo.
Secondo Panebianco la resistenza ucraina ci sta salvando dall’espansione inevitabile dei russi su tutto l’est europeo, e quindi dalla conseguente terza guerra mondiale. Se non lo avessero fatto, le nostre libertà oggi sarebbero già compromesse perché i russi, quelli oggi impantanati in Ucraina, sarebbero stati in grado di invadere l’Europa. Probabilmente perché Putin è come Hitler. Questo lo sanno tutti, e Panebianco lo avrà detto a Draghi.
Qual è il segreto degli ucraini che gli consente di fermare i russi? Hanno gli anticorpi della democrazia (a dire il vero molto recente) e quindi reagiscono e non si arrendono.
La democrazia è più forte, dice Panebianco, però, attenzione, dobbiamo stare attenti. A quei filorussi che si insinuano nelle democrazie e si alleano con i putiniani veri. Questi possono mettere in discussione le libertà e la democrazia. Come del resto è scritto nelle pagine successive del Corriere quando nei sondaggi il 53% degli italiani si schiera con l’Ucraina e il 41% si dichiara neutrale.
Oggi ho capito la risorsa Panebianco, un pensiero sottile e illuminato. Basta leggerlo e in un paese libero insorgono i dubbi su questa guerra. Forse, leggendolo, qualche dubbio insorgerà anche in Draghi. Mai disperare.
