Midterm, testa a testa per il Senato. I repubblicani avanti alla Camera ma non sfondano.

Francesco Semprini, Alberto Simoni La Stampa 9 novembre 2022 
Midterm, testa a testa per il Senato. I repubblicani avanti alla Camera ma non sfondano.

 

Fetterman vince in Pennsylvania. In Georgia, in Ohio confermato governatore DeWine. Il repubblicano Scott rieletto in South Carolina. Repubblicani vincono anche in Indiana e Kentucky

 
I repubblicani non sfondano e il Senato resta in bilico; i democratici del presidente Biden incassano delle inaspettate vittorie alla Camera anche se il controllo dell’Assemblea scivola verso il Gop.

La sintesi delle elezioni di Midterm è nell’immagine spoglia della stanza al club repubblicano del Congresso dove Kevin McCarthy avrebbe voluto tenere un sontuoso discorso della vittoria. Alle 1 della notte di Washington, invece la sala è popolata solo da giornalisti.

Il presidente Biden dalla Casa Bianca invece ha già fatto parecchie telefonate di congratulazioni ai candidati del suo partito vittoriosi, taluni in rimonta, taluni meglio delle previsioni, taluni di un soffio nei loro seggi. Qualunque cosa le prossime ore cambieranno nei numeri, Biden ieri sera è andato a dormire con la consapevolezza di aver fermato la corsa dei repubblicani. Alle elezioni di Midterm in media dal 1982 il presidente del presidente perde 31 seggi. Biden abbasserà la media nettamente. (alle 1 il saldo negativo è di 5)

Il Senato. Nella notte le corse chiave sono ancora un testa a testa. Ricordiamo che si parte da una Camera Alta divisa 50-50 e che i repubblicani dovevano conquistare un seggio in più per avere la maggioranza. I luoghi dove i sondaggisti avevano collocato le possibili sorprese si dimostrano invece “allineati”: New Hampshire democratico, in Arizona Marc Kelly democratico ha un vantaggio chiaro; in North Carolina, in Wisconsin e Ohio vincono i repubblicani.

Restano i tre battleground states tradizionali dove le cose in fondo vanno (quasi) secondo pronostico. Quando manca il 10% dei seggi da misurare in Georgia è avanti di un soffio il democratico Warnock sul repubblicano Walker (49,1%-48,8%) ma resta sotto il 50%. Ballottaggio il sei gennaio quasi certo. In Pennsylvania guida il democratico John Fetterman: con il 90% delle schede scrutinate ha 1,3% più di Oz.La NBC gli ha assegnato la vittoria, la Cnn non ancora. Il Nevada – urne chiuse alle 11 (le 5 in Italia) – lo scrutinio è in corso, a Regno in testa il repubblicano Laxalt, a Las Vegas la democratica senatrice in carica Cortez Masto. Affluenza altissima e code alle urne. A questo punto la partita si gioca sulla ruota di Las Vegas.

La Camera: i repubblicani dovevano guadagnare cinque seggi. Le proiezioni alle 1 sono che riusciranno a prendere il controllo della House ma con un divario di gran lunga inferiore del previsto. Questo dato soprattutto darà al Gop parecchio materiale su cui riflettore. In moltissimi collegi, i candidati democratici sono andati addirittura meglio di come era andato Biden nel 2020.

Vincitori. Sul fronte repubblicano è Ron DeSantis, governatore della Florida che ha sbaragliato il rivale, l’ex governatore Chris Christie. Alle 9 (le 3 in Italia) aveva già parlato al suo popolo. Discorso presidenziale. E’ l’uomo che Trump teme in vista del 2024. Sul fronte democratico, è Maggie Hassan, del New Hampshire: ha vinto in scioltezza con quasi il 55% dei voti mentre i sondaggisti la davano ieri mattina addirittura fra i possibili sconfitti. Grande successo anche per Kathy Hochul, democratica dello Stato di New York. Pure lei era data in difficoltà. Come ha commentato Chris Wallace alla Cnn, alla fine quel che abbiamo visto è che gli “Stati sono tornati al loro Dna”. Quelli tradizionalmente blu hanno scelto i democratici, quelli rossi i repubblicani. Nessuna sorpresa su questo aspetto.

Trump. Ombre e luci. Alcuni suoi candidati hanno trionfato (JD Vance, ad esempio, in Ohio); altri sono andati male. Soprattutto alla Camera dove i repubblicani erano convinti di conquistare territorio nelle zone democratiche e invece sono stati respinti, anche nettamente in alcuni contesti come nei distretti dell’Ohio attorno Columbus, e in Pennsylvania.

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