Crosetto Medvedev inconsueto avvio di dialogo, “chi è più sciocco?”

Agenzia Dire 28 gennaio 2023
Medvedev insulta Crosetto, lui replica: “Sciocco a me? Pensi a far finire la guerra”
“Aiuto un paese aggredito, se questo significa essers sciocco lo sono”: così Crosetto risponde a Medvedev che lo ha definito “sciocco raro”

 

“Se è ‘sciocco’ aiutare una nazione aggredita a difendere la sua esistenza, lo sono. Lo avrei fatto anche a parti invertite. Medvedev pensi a metter fine alla guerra”. Così Guido Crosetto, ministro della Difesa, ribatte su Twitter a al vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev che lo ha chiamato su Telegram “uno sciocco raro” avendo “definito la fornitura di veicoli blindati e di altre armi all’Ucraina un modo per evitare la Terza Guerra Mondiale”.

In una nota, poi, Crosetto torna a commentare l’o ‘scontro’ ‘insulto ricevuto a distanza con un ragionamento più lungo: “Probabilmente ha ragione il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Medvedev, noto per la sua saggezza e la sua obiettività, nel definirmi ‘uno sciocco raro’. Ha ‘ragione’ Medvedev perché, nonostante ciò che lui o l’Ambasciatore russo in Italia possono cercare di fare, insinuare e premere per farmi cambiare idea, diffondendo fake news sulla Difesa italiana o attacchi personali di bassa lega, io mi ostino a pensare che sia giusto aiutare una nazione aggredita senza alcuna ragione e alcun motivo, come l’Ucraina, a difendere le proprie città, il proprio popolo e la propria esistenza. Sarei stato pronto a farlo anche per il popolo russo, a parti invertite”.
“Se i russi non cercassero una vittoria totale, ma solo la fine delle ostilità e il ripristino della legalità internazionale, che sono l’unico obiettivo del governo italiano e della mia azione di ministro, basterebbe che mettessero fine alle ostilità e si sedessero al tavolo della pace. Solo in questo modo, e immediatamente, cesserebbe tutto. Sia la guerra sia gli aiuti militari dell’Italia e degli altri Paesi che stanno soltanto aiutando uno Stato aggredito a difendersi da uno Stato aggressore”.

 

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