Zaniolo, non si inseguono i sopravvalutati

Massimo Gramellini Corriere della Sera 31 gennaio 2023
Inseguendo Zaniolo
Del calciatore Nicolò Zaniolo si può pensare tutto, anche niente (per esempio che è un sopravvalutato senza carattere, alla Balotelli), ma quel che gli sta capitando è davvero impensabile.

L’altra sera un gruppo di tifosi lo ha aspettato sotto casa e minacciato di morte. Gli ultrà lo accusavano non tanto di voler lasciare la Roma, ma di avere rifiutato la cessione al Bournemouth per 30 milioni. Come certi «maschi-alfetta» possessivi con le compagne, costoro sono convinti che il destino di Zaniolo sia di loro esclusiva proprietà (e forse anche i 30 milioni, poveri illusi). Nemmeno si chiedono come mai una squadra che in Inghilterra lotta per non retrocedere possa spendere così tanto persino per un giocatore che finora ha dimostrato così poco. Sarebbero costretti a rispondersi che, se esistono dei milionari disposti a investire nel campionato inglese, è anche perché lì non ci sono tifosi che vanno a minacciare la gente sotto casa.

Volendo limitarsi alle ultime ore, a Roma hanno inseguito per strada Zaniolo, alla sede della Sampdoria hanno recapitato dei proiettili a salve con la scritta «il prossimo sarà vero» e sui social la moglie di un attaccante del Sassuolo, Berardi, è stata travolta da un’onda melmosa di insulti e minacce solo per avere osato pubblicare delle immagini in cui lei e suo figlio esultavano dopo la vittoria sul Milan. Se il mondo del calcio si ostina a pensare che tutto questo (e molto altro) sia normale, finirà per sprofondare. E questo sì che è normale.

 

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